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L'evoluzione delle biblioteche civiche in Italia ha segnato la storia culturale del paese. Dalle grandi istituzioni metropolitane alle biblioteche di piccoli centri, hanno promosso l'educazione e la cultura. Momenti storici come l'epoca napoleonica, l'unificazione d'Italia e gli anni Trenta del XX secolo hanno visto un'espansione significativa di queste entità, culminando con la legge del 1941 che ha imposto la creazione di biblioteche pubbliche in ogni capoluogo di provincia.
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Le biblioteche civiche italiane si distinguono in tre categorie principali: le grandi biblioteche metropolitane o storiche, le biblioteche dei capoluoghi di provincia e le biblioteche di piccoli centri
Le biblioteche civiche italiane hanno svolto un ruolo fondamentale nell'educazione e nella diffusione della cultura nelle rispettive aree di appartenenza
Le biblioteche civiche italiane hanno conosciuto fasi di espansione in tre periodi storici cruciali: l'epoca napoleonica, i decenni successivi all'unificazione d'Italia e gli anni Trenta del XX secolo
Prima degli anni Sessanta, l'Italia contava diverse centinaia di biblioteche pubbliche, sia governative che civiche
Negli anni Venti e Trenta, furono aperte numerose biblioteche civiche in ogni capoluogo di provincia, con un'attenzione particolare verso il Sud e le aree meno sviluppate culturalmente
Durante il regime fascista, le biblioteche popolari subirono un declino, con un indebolimento delle loro funzioni educative e culturali
Le Soprintendenze bibliografiche, create nel 1919 e riformate nel 1926, hanno guadagnato autonomia e hanno svolto un ruolo attivo nello sviluppo delle biblioteche di pubblica lettura
Negli anni Cinquanta e Sessanta, le Soprintendenze bibliografiche hanno contribuito in modo significativo al miglioramento e all'espansione delle biblioteche pubbliche non statali, promuovendo la cultura e l'accesso al sapere
Negli anni Trenta, si sviluppò l'idea di estendere la rete bibliotecaria a tutti i comuni italiani, non solo ai capoluoghi di provincia, promuovendo l'accesso alla cultura per tutti i cittadini