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Storia e Sviluppo del Pianoforte

Il pianoforte, evoluzione di clavicordo e clavicembalo, è uno strumento dalle ricche capacità espressive. Bartolomeo Cristofori lo sviluppò nel 1700, introducendo martelletti in feltro per una dinamica sonora avanzata. I pianoforti a coda e verticali differiscono nella meccanica e nella qualità del suono, mentre i pedali ampliano ulteriormente le possibilità espressive. Il pianoforte ha anche un ruolo unico nelle esecuzioni orchestrali.

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1

Il ______, uno strumento con corde metalliche colpite da martelletti, consentiva il controllo dinamico del suono.

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clavicordo

2

Il ______, che aveva corde pizzicate da plettri, era caratterizzato da un volume superiore.

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clavicembalo

3

Il pianoforte è un'evoluzione di strumenti come il clavicordo e il ______, combinandone e migliorandone le caratteristiche.

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clavicembalo

4

I martelletti rivestiti in ______ del pianoforte permettono una vasta gamma di espressioni dinamiche.

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feltro

5

Funzione dello smorzatore nel pianoforte a coda

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Solleva dalle corde quando un tasto è premuto, permettendo loro di vibrare liberamente.

6

Ruolo del martelletto nel pianoforte a coda

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Colpisce le corde per produrre il suono quando un tasto è premuto.

7

Sistema di doppio scappamento nel pianoforte a coda

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Consente la ripetizione rapida delle note anche se il tasto non è completamente rilasciato.

8

I pedali del pianoforte furono introdotti per la prima volta nel ______ dalla ditta ______.

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1780 Érard

9

Il pedale ______, noto anche come una corda, riduce il volume del suono facendo sì che i martelletti colpiscano meno corde.

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di sinistra

10

Il pedale ______, o pedale di risonanza, consente alle corde di vibrare senza restrizioni, estendendo la durata del suono delle note.

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di destra

11

Tipi di pianoforte a coda

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Classificati per dimensione: dal quarto di coda al pianoforte da concerto.

12

Primo modello di pianoforte verticale

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Creato da Domenico del Mela nel 1739, ispirato al clavicytherium e a Cristofori.

13

Ideale per spazi ristretti

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Pianoforte verticale, corde verticali, cassa di risonanza compatta.

14

Durante un concerto per ______ e orchestra, lo strumento è posizionato in modo ______ davanti all'orchestra.

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pianoforte prominente

15

In posizione normale, il pianoforte si trova alla ______ del ______, vicino ai primi violini.

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sinistra direttore

16

Quando il pianoforte è solista, può essere posto su una ______ rialzata per migliorare la ______ con il direttore.

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piattaforma comunicazione

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Storia e Sviluppo del Pianoforte

Il pianoforte, strumento musicale a corde colpite, è il risultato di un'evoluzione che ha visto la fusione e il miglioramento delle caratteristiche di strumenti antecedenti come il clavicordo e il clavicembalo. Il clavicordo, con le sue corde metalliche colpite da piccoli martelletti, permetteva un controllo dinamico del suono e l'esecuzione del "Bebung", una tecnica di vibrato. Il clavicembalo, con corde pizzicate da plettri, offriva un volume maggiore grazie alla sua tavola armonica più estesa. Il moderno pianoforte, sviluppato da Bartolomeo Cristofori intorno al 1700, rappresentò una rivoluzione grazie all'introduzione di martelletti rivestiti in feltro che colpiscono le corde, consentendo una vasta gamma di espressioni dinamiche.
Pianoforte a coda nero lucido in stanza illuminata con seduta imbottita rossa, senza persone, pavimento in legno e spartito aperto.

La Meccanica del Pianoforte a Coda

Il pianoforte a coda si distingue per la sua meccanica sofisticata che consente un'esecuzione precisa e una rapida ripetizione delle note. La pressione di un tasto attiva un meccanismo che solleva lo smorzatore dalle corde, permettendo loro di vibrare liberamente. Il martelletto colpisce le corde e, attraverso il sistema di doppio scappamento, consente la ripetizione della nota anche se il tasto non è stato completamente rilasciato. Questa caratteristica è specifica dei pianoforti a coda e differisce dai pianoforti verticali, i quali hanno un meccanismo più semplice e utilizzano strisce di feltro per facilitare il ritorno dei martelletti alla loro posizione di riposo.

I Pedali e la loro Funzione nel Pianoforte

I pedali del pianoforte, introdotti per la prima volta dalla ditta Érard nel 1780, hanno notevolmente ampliato le capacità espressive dello strumento. Il pedale di sinistra, o una corda, attenua l'intensità del suono facendo sì che i martelletti colpiscano una minor quantità di corde. Il pedale centrale, o sordina, ha funzioni diverse a seconda del tipo di pianoforte: nel verticale attutisce il volume, mentre nel pianoforte a coda mantiene in vibrazione le corde delle note suonate prima della sua attivazione. Il pedale di destra, o pedale di risonanza, solleva tutti gli smorzatori permettendo alle corde di vibrare liberamente e prolungando il suono delle note. L'uso creativo dei pedali è essenziale nell'interpretazione di opere di compositori come Felix Mendelssohn, Franz Liszt e Claude Debussy.

Confronto tra Pianoforte a Coda e Verticale

Il pianoforte a coda, con le sue corde orizzontali e la cassa di risonanza più grande, offre una qualità sonora superiore e viene classificato in diverse dimensioni, dal più piccolo quarto di coda al grande pianoforte da concerto. Il pianoforte verticale, che ha una disposizione verticale delle corde e una cassa di risonanza più compatta, è ideale per ambienti con spazio limitato. Il primo modello di pianoforte verticale fu progettato da Domenico del Mela nel 1739, che si ispirò al clavicytherium e alle innovazioni di Cristofori.

Il Ruolo del Pianoforte nell'Orchestra

Il pianoforte, pur non essendo uno strumento standard nell'orchestra sinfonica, può avere un ruolo significativo quando incluso. Generalmente si posiziona alla sinistra del direttore, vicino ai primi violini. In un concerto per pianoforte e orchestra, il pianoforte assume un ruolo solistico e viene posizionato in modo prominente davanti all'orchestra, spesso su una piattaforma rialzata, per permettere al pubblico e ai musicisti di vedere il pianista e facilitare la comunicazione con il direttore d'orchestra.