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Cesare Beccaria, esponente dell'Illuminismo italiano, si oppose alla pena di morte proponendo riforme giudiziarie. Le sue idee influenzarono le politiche asburgiche e toscane, portando a riforme progressive in vari stati italiani, nonostante la resistenza in alcune aree.
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Beccaria attacca la giustizia repressiva dell'Antico Regime e propone alternative alla pena di morte
Periodo riformista asburgico in Lombardia
Maria Teresa d'Austria e Giuseppe II introdussero cambiamenti progressisti, ma l'autoritarismo di Giuseppe II generò malcontento tra gli intellettuali
Riformismo liberale e partecipativo in Toscana sotto il Granduca Pietro Leopoldo
Le riforme abolirono la pena di morte e la tortura, introdussero un nuovo codice penale e promossero la libertà di commercio e di stampa
Ducato di Parma e Ducato di Modena
Progressi nella secolarizzazione dei beni ecclesiastici e nell'abolizione della tortura
Resistenza al cambiamento nelle Repubbliche di Venezia e di Genova
Mantenimento delle strutture tradizionali nonostante alcuni progressi
Tentativi di riforma nel Regno di Napoli
Limitate riforme non affrontarono le questioni strutturali, lasciando il regno in uno stato di arretratezza
Le riforme in Lombardia e Toscana si distinguono per l'adozione di principi illuministi, mentre altri stati mostrano un minor grado di innovazione
Le riforme in questi stati hanno portato a cambiamenti significativi e all'adozione di principi illuministi
Pur mostrando progressi, le riforme in questi stati sono state meno estese rispetto a Lombardia e Toscana
Le riforme in queste repubbliche sono state limitate a causa della resistenza al cambiamento
Nonostante una vivace cultura illuministica, il Regno di Napoli non ha visto realizzarsi riforme significative a causa di una società civile poco coinvolta e di riforme parziali