Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'ascesa di Diocleziano nel 284 d.C. segna un'epoca di riforme per l'Impero Romano. Con la tetrarchia, la suddivisione amministrativa e il culto imperiale, Diocleziano rafforza l'autorità imperiale e affronta le crisi interne ed esterne, nonostante la severa persecuzione dei cristiani.
Show More
Diocleziano istituì la tetrarchia, un sistema di governo quadripartito che divideva l'impero in due parti principali, ciascuna governata da un Augusto coadiuvato da un Cesare
Suddivisione dell'impero in prefetture, diocesi e province
Diocleziano riformò l'amministrazione dell'impero suddividendolo in prefetture, diocesi e province, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e il controllo del territorio
Rafforzamento delle curie municipali
Le curie municipali furono rafforzate e le loro cariche rese ereditarie per assicurare la continuità amministrativa
Diocleziano stabilì le sue capitali in luoghi strategici per la difesa e l'amministrazione, ridimensionando il ruolo di Roma come centro politico dell'impero
Le riforme di Diocleziano segnarono la transizione dal principato, un sistema di governo in cui l'imperatore manteneva una facciata repubblicana, al dominato, un regime assolutistico in cui l'imperatore era un monarca indiscusso
Cerimoniale di corte elaborato
Diocleziano adottò un cerimoniale di corte elaborato, ispirato alle tradizioni orientali, che enfatizzava la distanza tra l'imperatore e i suoi sudditi
Pratiche come la prosternazione davanti all'imperatore
Diocleziano introdusse pratiche come la prosternazione davanti all'imperatore, che rafforzavano la sua immagine di sovrano divino
Nel 303 d.C., Diocleziano avviò una delle più severe persecuzioni contro i cristiani, motivata dalla percezione dei cristiani come una minaccia all'unità e all'autorità imperiale