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L'evoluzione della tutela dei diritti delle persone con disabilità nell'UE ha portato a significativi progressi normativi e sociali. Dalla Direttiva 2000/78/CE alla Carta dei Diritti Fondamentali, l'Unione Europea si impegna a garantire inclusione e uguaglianza, rimuovendo barriere e promuovendo l'accessibilità in tutti gli ambiti della vita comunitaria.
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L'Unione Europea è composta da 27 Stati membri
Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo è l'organo legislativo dell'UE, eletto direttamente dai cittadini ogni 5 anni e composto da 705 membri
Consiglio dell'Unione Europea
Il Consiglio dell'Unione Europea rappresenta i governi degli Stati membri e ha il potere di adottare la legislazione europea e coordinare le politiche
Commissione Europea
La Commissione Europea è l'organo esecutivo dell'UE, composta da un Commissario per ogni Stato membro e responsabile di proporre la legislazione e gestire il bilancio quotidiano
Negli ultimi decenni, l'UE ha adottato misure legislative per combattere la discriminazione basata sulla disabilità, grazie all'articolo 19 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea introdotto dal Trattato di Amsterdam del 1997
Direttiva 2000/78/CE
La Direttiva 2000/78/CE proibisce le discriminazioni basate su religione, età, disabilità e orientamento sessuale e richiede ai datori di lavoro di fornire "accomodamenti ragionevoli" per i lavoratori disabili
Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
La Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE, resa giuridicamente vincolante nel 2009, rafforza la protezione dei diritti delle persone con disabilità e vieta la discriminazione su qualsiasi base, inclusa la disabilità
L'UE ha adottato numerose iniziative per promuovere l'inclusione delle persone con disabilità, seguendo le linee guida del Trattato di Amsterdam e della Carta dei Diritti Fondamentali, tra cui l'adozione di legislazione antidiscriminatoria e la promozione dell'accessibilità e dell'inclusione in tutte le politiche comunitarie