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Donatello, genio del Rinascimento, rivoluzionò la scultura con tecniche innovative come lo stiacciato. Le sue opere, come il San Giorgio, esprimono un'umanità e profondità emotiva che influenzarono l'arte fiorentina e oltre.
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Donato di Niccolò di Betto Bardi, noto come Donatello, nacque a Firenze nel 1386
Bottega di Lorenzo Ghiberti
Donatello iniziò la sua formazione artistica nella bottega di Lorenzo Ghiberti, dove apprese le tecniche del cesello e della fusione in bronzo
Viaggi a Roma
I viaggi di Donatello a Roma, in particolare il primo all'inizio del XV secolo, furono cruciali per l'assimilazione dello stile classico che influenzò il suo linguaggio artistico
Donatello contribuì alla rinascita culturale di Firenze e lasciò il suo segno in altre città italiane come Pisa, Prato, Ferrara e Siena
Donatello fu un pioniere nell'arte della scultura, elevando la tradizione classica a nuovi livelli di espressione e introspezione psicologica
Diverse tecniche scultoree
Durante la sua carriera, Donatello sperimentò con successo diverse tecniche scultoree, dal tuttotondo all'altorilievo e al bassorilievo
Introduzione dello stiacciato
Donatello introdusse lo stiacciato, una tecnica che permetteva di creare un'illusione di profondità su superfici piatte
Donatello lavorò con materiali diversi, tra cui marmo, bronzo, terracotta, cera, stucco e legno, e ciascuna delle sue opere rifletteva un approccio distintivo e innovativo
Il San Giorgio, scolpito per l'Arte dei Corazzai e Spadai e situato nel tabernacolo esterno della Chiesa di Orsanmichele a Firenze, è una delle opere più emblematiche di Donatello
La statua di San Giorgio segna una rottura con le convenzioni gotiche, presentando una figura eroica e una gravità espressiva che prefigurano il Rinascimento
Il volto di San Giorgio esprime una complessità emotiva che riflette un'interiorità profonda
Nel bassorilievo alla base della statua, Donatello utilizzò con maestria la tecnica dello stiacciato per rappresentare la battaglia contro il drago, ottenendo effetti di chiaroscuro e profondità simili a quelli della pittura
Nel primo quarto del XV secolo, Donatello fu incaricato, insieme ad altri artisti, di realizzare quattordici tabernacoli per la Chiesa di Orsanmichele a Firenze
Il lavoro di Donatello si distingueva nettamente da quello dei contemporanei, come Lorenzo Ghiberti, Nanni di Banco e Niccolò di Pietro Lamberti, che erano ancora legati al gusto tardo-gotico
Donatello cercò una rappresentazione più realistica e veritiera della figura umana, influenzando il linguaggio visivo del Rinascimento e ispirando generazioni future di artisti