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La fondazione mitologica di Roma nel 753 a.C. da Romolo, l'evoluzione della Repubblica Romana, le guerre puniche e l'ascesa dell'Impero segnano momenti cruciali della storia antica. Le dinamiche tra patrizi e plebei, le riforme militari di Mario e la dittatura di Silla, così come la fine della Repubblica e l'avvento di Augusto, delineano il passaggio da una città-stato a una potenza mediterranea.
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Secondo la mitologia romana, la città di Roma fu fondata nel 753 a.C. da Romolo e Remo
Secondo la leggenda, Romolo e Remo furono allattati da una lupa
Romolo invitò le tribù vicine a una festa e poi rapì le loro donne per integrarle nella comunità romana
La Repubblica Romana nacque nel 509 a.C. con la deposizione dell'ultimo re etrusco, Tarquinio il Superbo
La Repubblica Romana era caratterizzata dalla separazione dei poteri e dalla partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche
I consoli, i pretori e i censori erano alcune delle cariche politiche della Repubblica Romana
Le guerre puniche furono una serie di tre conflitti tra Roma e Cartagine che determinarono la supremazia di Roma nel Mediterraneo
Durante le guerre puniche, Roma conquistò Sicilia, Corsica, Sardegna e infine distrusse Cartagine
Durante la seconda guerra punica, il generale cartaginese Annibale sconfisse ripetutamente le legioni romane, ma fu infine sconfitto da Publio Cornelio Scipione nella battaglia di Zama
La società romana era divisa tra patrizi, discendenti delle famiglie fondatrici, e plebei, costituenti la classe comune
I plebei ottennero progressivamente maggiori diritti e partecipazione politica attraverso lotte sociali e riforme come la Lex Hortensia
Le riforme militari di Gaio Mario e la dittatura di Silla portarono a un cambiamento nella struttura politica e alla nascita di guerre civili