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La 'Soluzione Finale' e l'Olocausto rappresentano il culmine delle persecuzioni degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Con la conferenza di Wannsee, i nazisti pianificarono l'annientamento sistematico degli ebrei europei, che portò alla morte di circa sei milioni di persone. Ghetti, Einsatzgruppen e campi di sterminio come Auschwitz divennero strumenti di questo genocidio senza precedenti.
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Il regime nazista intensificò le persecuzioni contro gli ebrei con l'emanazione di leggi discriminatorie fin dal 1933
Conferenza di Wannsee
La "Soluzione Finale" fu formalmente decisa nella conferenza di Wannsee nel gennaio 1942
Annientamento sistematico degli ebrei
La "Soluzione Finale" prevedeva l'annientamento sistematico degli ebrei europei, che furono privati dei diritti civili e costretti a vivere in condizioni disumane
I nazisti cercarono di "risolvere" la "questione ebraica" mediante la deportazione degli ebrei verso territori occupati a est, in particolare verso la Polonia
Gli ebrei furono costretti a vivere in ghetti, come quello di Varsavia, dove le condizioni di vita erano estremamente precarie a causa di fame, malattie e violenze
Con l'invasione dell'Unione Sovietica, le Einsatzgruppen furono incaricate di eseguire esecuzioni di massa di ebrei, comunisti, Rom e altri gruppi considerati nemici del Reich
Le Einsatzgruppen furono responsabili della morte di circa due milioni di ebrei, un numero che supera la popolazione di molte grandi città europee
I campi di concentramento, inizialmente costruiti per detenere oppositori politici e gruppi ritenuti "asociali", furono trasformati in campi di sterminio con l'attuazione della "Soluzione Finale"
Nei campi di concentramento e sterminio, i detenuti ebrei e altri prigionieri subivano un processo di deumanizzazione sistematica, costretti a vivere in condizioni disumane e a svolgere lavoro forzato fino alla morte