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La civiltà egizia, emersa nel 3000 a.C. e proseguita fino al 30 a.C., si distingue per le piramidi, l'arte religiosa e una società gerarchica. Il Nilo, fonte di vita e prosperità, ha plasmato l'agricoltura e le credenze egizie, mentre faraoni come Ramses II e Cleopatra VII hanno segnato la storia.
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L'Egitto, protetto da deserti e mare, limitò gli scambi con altre culture, permettendo una durata eccezionale e coerenza culturale
Il Nilo, con le sue inondazioni periodiche, forniva la linfa vitale dell'Egitto, influenzando la visione del mondo e dell'aldilà e portando alla credenza in una vita dopo la morte
L'arte egizia, profondamente religiosa, era creata per assicurare la continuità dell'esistenza nell'oltretomba e onorare gli dei
Intorno al 3000 a.C., l'Egitto fu unificato in trentuno dinastie di faraoni, organizzate in periodi storici distinti
I faraoni, considerati dei in terra, detenevano un potere assoluto, spesso esercitato anche da regine e sacerdoti influenti
La società egizia era gerarchica, con una classe sacerdotale e nobiliare al potere e una vasta popolazione di artigiani, contadini e schiavi
Durante l'Antico Regno (circa 2686-2181 a.C.), furono costruite le grandi piramidi di Giza e l'arte era caratterizzata da uno stile formale e canonico
Il Nuovo Regno (circa 1550-1070 a.C.) rappresentò il culmine della potenza e della ricchezza egizia, con l'edificazione di imponenti templi e complessi funerari
Dopo il Nuovo Regno, l'Egitto attraversò un periodo di declino politico noto come Terzo Periodo Intermedio e l'Età Tarda (circa 1070-332 a.C.), durante il quale il paese fu soggetto a invasioni straniere e a dominazioni esterne