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Giovan Battista Marino, poeta barocco italiano, rivoluzionò la letteratura con opere come l'Adone. Nato a Napoli nel 1569, sfidò il petrarchismo con uno stile ricco di metafore e giochi di parole. La sua vita, segnata da mecenatismo e conflitti cortigiani, riflette il dinamismo culturale del Seicento.
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Giovan Battista Marino nacque a Napoli il 18 ottobre 1569 in una famiglia benestante, contrariamente alle aspettative del padre che desiderava per lui una carriera legale
Nonostante le aspettative del padre, Marino si appassionò alla letteratura, entrando in conflitto con la sua famiglia e portandolo ad essere allontanato da casa
Dopo essere stato allontanato da casa, Marino iniziò una vita di instabilità e alla ricerca di patroni che lo sostenessero
Nel 1596, Marino si guadagnò il favore del principe Matteo di Capua, che lo sostenne nella sua carriera letteraria
A Roma, Marino pubblicò i primi due volumi delle sue "Rime" e successivamente fu accolto alla corte di Carlo Emanuele I, duca di Savoia
Durante il suo soggiorno a Parigi, Marino compose il suo capolavoro, l'Adone, su invito della regina madre di Francia, Maria de' Medici
La poetica di Marino si caratterizza per la mancanza di introspezione, la predilezione per le metamorfosi e il piacere per le metafore elaborate
La raccolta di poesie di Marino, "La Lira", riflette la sua attenzione per la forma e la struttura delle sue opere
Il capolavoro di Marino, l'Adone, si distingue per la sua straordinaria artificiosità, privilegiando la forma sulla sostanza e facendo un uso estensivo di figure retoriche, in particolare la metafora