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La Palestina al tempo di Gesù era caratterizzata da un clima mediterraneo e un'agricoltura fiorente. Gerusalemme, con il suo Tempio, era il centro religioso e politico, mentre il Sinedrio esercitava un'autorità limitata sotto il dominio romano. Gruppi politico-religiosi ebraici, come i Farisei e i Sadducei, influenzavano la vita sociale e religiosa. La figura di Gesù è oggetto di studio storico e teologico, con fonti che includono i Vangeli e documenti di storici pagani ed ebrei.
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La Palestina si estendeva su circa 25.000 km² e presentava un clima mediterraneo con estati calde e secche e inverni freddi e piovosi
Terreno e fiume Giordano
L'agricoltura era praticata principalmente nelle zone collinari e pianeggianti, dove si coltivavano olivi, viti, datteri, grano e fichi. Il fiume Giordano, che attraversa una depressione terrestre e sfocia nel Mar Morto, era il principale corso d'acqua della regione
Città e popolazione
Gerusalemme, ex capitale del Regno di Giuda, era la città più importante con una popolazione stimata di 120.000 abitanti e ospitava il Tempio, fulcro dell'identità e dell'unità religiosa ebraica
Durante la vita di Gesù, la Palestina era sotto l'influenza dell'Impero Romano
Regni ellenistici e dinastia degli Asmonei
In precedenza, dopo la morte di Alessandro Magno, il territorio era stato conteso tra i regni ellenistici dei Tolomei e dei Seleucidi, fino all'ascesa della dinastia ebraica degli Asmonei
Intervento di Pompeo e dominio romano
Con l'intervento di Pompeo nel 63 a.C., la regione entrò nell'orbita romana e Erode il Grande fu nominato re come vassallo di Roma
Prefetto e Sinedrio
Nel 6 d.C., la Giudea fu trasformata in una provincia romana governata da un prefetto, tra cui Ponzio Pilato, noto per il suo ruolo nel processo a Gesù. Il Sinedrio, un'assemblea di anziani e sacerdoti presieduta dal sommo sacerdote, aveva autorità religiosa e giudiziaria, ma era privo del potere di eseguire condanne capitali senza l'approvazione romana
Gruppi politico-religiosi ebraici
Nel contesto romano, emersero diversi gruppi politico-religiosi ebraici, tra cui il Sinedrio, composto da settanta membri tra cui sacerdoti, anziani e scribi, che era l'organo di governo ebraico con autorità in ambito religioso, civile e giudiziario
Il concetto di "Gesù storico" si sviluppa durante l'Illuminismo, con l'obiettivo di distinguere la figura di Gesù dai dogmi religiosi
Approcci storici e religiosi
Studiosi come Heinrich Paulus e David Friedrich Strauss tentarono di interpretare la vita di Gesù in termini naturalistici, mentre altri enfatizzavano l'importanza del "Cristo della fede"
Contributi di Papa Benedetto XVI
Papa Benedetto XVI ha contribuito alla discussione con i suoi scritti, evidenziando sia l'importanza sia i limiti dell'approccio storico-critico
Fonti pagane
Le fonti sulla vita di Gesù comprendono documenti pagani, ebraici e cristiani, tra cui lo storico romano Tacito che menziona la presenza di cristiani a Roma e la condanna di Gesù sotto Ponzio Pilato
Fonti ebraiche e cristiane
Giuseppe Flavio, storico ebreo, nel suo "Testimonium Flavianum", offre una testimonianza esterna al cristianesimo sulla figura di Gesù. Le fonti cristiane, in particolare i Vangeli del Nuovo Testamento e i testi apocrifi, forniscono dettagli sulla vita e gli insegnamenti di Gesù, essenziali per comprendere sia la sua figura storica sia il suo impatto religioso