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Il Surrealismo

Il Surrealismo è un movimento artistico e letterario nato a Parigi nel 1924, che cerca di unire il mondo dei sogni con la realtà per creare una 'super-realtà'. Fortemente influenzato dalle teorie di Freud, ha visto protagonisti artisti come Dalí, Magritte e Ernst, i quali hanno utilizzato tecniche innovative per esplorare l'inconscio. Il movimento ha lasciato un'eredità duratura, influenzando la New York School e l'Espressionismo Astratto.

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Data e luogo nascita Surrealismo

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Parigi, 1924

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Influenza psicoanalitica nel Surrealismo

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Teorie di Freud sull'inconscio e i sogni

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Ruolo di Breton nella Prima Guerra Mondiale

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Applicazione teorie freudiane in psichiatria militare

4

René Magritte, nell'opera 'La condizione umana' del ______, e Joan Miró, in 'Il carnevale di Arlecchino' tra il ______ e il ______, hanno usato elementi come la finestra per esplorare i confini tra visibile e invisibile.

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1933 1924 1925

5

Colazione in pelliccia - Meret Oppenheim

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Opera surrealista del 1936 che trasforma una tazza da tè in arte, ricoprendola di pelliccia per sfidare convenzioni e stimolare risposte sensoriali.

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La persistenza della memoria - Salvador Dalí

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Dipinto del 1931 con orologi molli che simboleggiano la fluidità e relatività del tempo, concetti chiave del Surrealismo.

7

Simbolismo e tecniche oniriche nel Surrealismo

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Uso di simboli e immagini dei sogni per esplorare l'inconscio e destabilizzare lo spettatore, tipico del movimento Surrealista.

8

L'opera di Picasso, ______, realizzata nel ______, pur non essendo surrealista, presenta elementi comuni con il movimento.

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Guernica 1937

9

Spostamento fulcro artistico dopo WWII

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Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il centro dell'arte si trasferì da Parigi a New York.

10

Influenza del New Deal sull'arte

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Il New Deal promosse la produzione artistica negli USA prima dell'ascesa della New York School.

11

Tecnica del dripping di Pollock

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Jackson Pollock creò opere come 'Alchimia' usando la tecnica del dripping, gocciolando vernice sulla tela.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Origini e Filosofia del Surrealismo

Il Surrealismo emerse come movimento artistico e letterario a Parigi nel 1924, fondato da André Breton con la pubblicazione del primo Manifesto del Surrealismo. Questo movimento, che si estese fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, si proponeva di rivoluzionare la percezione umana, fondendo il mondo del sogno con la realtà per creare una "super-realtà" o surrealtà. I surrealisti erano fortemente influenzati dalle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud, in particolare l'importanza dell'inconscio e dei sogni come accesso a desideri repressi e paure. Breton, che aveva studiato medicina e psichiatria, applicò le teorie freudiane durante la Prima Guerra Mondiale per il trattamento dei soldati affetti da disturbi psichici. Il Surrealismo sosteneva che l'arte dovesse liberarsi dai vincoli della logica e della ragione per esplorare le profondità dell'inconscio e dell'immaginazione.
Orologio morbido su ramo in paesaggio surreale con cielo blu, colline verdi, figura umana velata e elefante con gambe lunghe.

Tecniche e Simbolismi nel Surrealismo

Per esprimere l'inconscio, i surrealisti svilupparono tecniche artistiche innovative. Max Ernst, ad esempio, introdusse il frottage, che consiste nel creare impressioni su carta attraverso il sfregamento di un oggetto sottostante, come dimostrato nella sua opera "La grande foresta" (1927). Questa tecnica, insieme al collage e al decalcomania, permetteva agli artisti di bypassare il controllo razionale e di far emergere immagini spontanee. René Magritte, con opere come "La condizione umana" (1933), e Joan Miró, con "Il carnevale di Arlecchino" (1924-1925), utilizzarono simboli come la finestra, il paesaggio e la tela per sfidare le percezioni convenzionali della realtà e indagare il confine tra il visibile e l'invisibile.

Il Surrealismo nelle Opere di Artisti Chiave

Artisti come Meret Oppenheim e Salvador Dalí si distinsero per le loro opere surrealiste. Oppenheim, con "Colazione in pelliccia" (1936), trasformò un oggetto comune, una tazza da tè, in un'opera d'arte ricoprendola di pelliccia, sfidando le convenzioni e stimolando una risposta sensoriale. Dalí, con "La persistenza della memoria" (1931), utilizzò orologi molli per rappresentare la fluidità e la relatività del tempo, un concetto centrale nel Surrealismo. Queste opere, cariche di simbolismo e tecniche oniriche, miravano a destabilizzare lo spettatore, invitandolo a esplorare l'ambiguità e la complessità dell'inconscio.

Il Surrealismo e il Ritorno alla Figurazione di Picasso

Pablo Picasso, sebbene non fosse un surrealista nel senso stretto del termine, fu influenzato dal movimento, in particolare dalla sua enfasi sull'espressione dell'inconscio. Dopo il suo periodo cubista, Picasso si avvicinò nuovamente alla figurazione, come evidenziato dal suo viaggio in Italia nel 1917 e dall'influenza delle opere classiche. Questo ritorno alla figurazione si manifestò in opere come "Guernica" (1937), che, pur non essendo un'opera surrealista, condivide con il Surrealismo la rappresentazione di temi universali attraverso un linguaggio visivo emotivamente potente e simbolico.

L'Eredità del Surrealismo nella New York School

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il fulcro dell'arte si spostò a New York, dove il New Deal aveva già incentivato la produzione artistica. La New York School, con esponenti come Jackson Pollock e Mark Rothko, fu profondamente influenzata dal Surrealismo. Pollock, con la sua tecnica del dripping, come in "Alchimia" (1946-47), e Rothko, con le sue composizioni astratte di colore, come in "Untitled" (1949), continuarono l'esplorazione dell'inconscio e dell'espressione spontanea, elementi chiave del Surrealismo, aprendo la strada all'Espressionismo Astratto.