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Il referendum abrogativo è un meccanismo di democrazia diretta in Italia che consente agli elettori di abrogare leggi o atti con forza di legge. Richiede la raccolta di firme e l'approvazione della Corte Costituzionale, con specifici quorum per la validità.
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Il referendum abrogativo è uno strumento di democrazia diretta che permette agli elettori di decidere sull'abrogazione di una legge o di un atto avente forza di legge
Il referendum abrogativo ha una funzione "negativa" in quanto non consente di introdurre nuove normative, ma solo di annullare quelle esistenti
Quando il corpo elettorale vota per l'abrogazione, il referendum assume la funzione di atto legislativo, poiché determina la cessazione dell'efficacia di una norma
Il procedimento referendario inizia con la raccolta delle firme di almeno cinquecentomila elettori o la richiesta di cinque Consigli regionali
Dopo un controllo preliminare di legittimità, che include la verifica della conformità alle norme costituzionali e la possibilità di unificare richieste simili, la Corte di Cassazione trasmette le richieste alla Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale valuta l'ammissibilità del referendum, escludendo le leggi che non possono essere oggetto di referendum come previsto dall'articolo 75 della Costituzione
La Corte Costituzionale esamina l'ammissibilità del referendum, escludendo le leggi che non possono essere oggetto di referendum come previsto dall'articolo 75 della Costituzione, tra cui le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia e indulto, e quelle che autorizzano la ratifica di trattati internazionali
La Corte verifica che il quesito sia chiaro e univoco e che non riguardi leggi costituzionalmente vincolate o strettamente connesse a quelle escluse dal referendum
Perché l'abrogazione sia valida, devono essere rispettati due quorum: il quorum di partecipazione, che richiede la partecipazione di più della metà degli aventi diritto al voto
Il quorum deliberativo richiede che la maggioranza dei votanti si esprima a favore dell'abrogazione
I risultati del referendum vengono proclamati dal Presidente della Repubblica
Se il referendum raggiunge i quorum richiesti e l'esito è positivo, l'abrogazione diventa effettiva dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto presidenziale in Gazzetta Ufficiale
Le leggi elettorali, essenziali per il funzionamento della democrazia, possono essere parzialmente abrogate tramite referendum, a condizione che non si crei un vuoto legislativo e che la normativa risultante sia immediatamente applicabile
In caso di esito negativo o di mancato raggiungimento dei quorum, non è possibile riproporre lo stesso quesito per cinque anni, salvo nel caso di mancato raggiungimento del quorum di partecipazione, che consente la ripresentazione l'anno successivo