L'idrografia italiana si distingue per la sua diversità, con fiumi alpini come il Po, che attraversa la Pianura Padana, e appenninici come l'Arno e il Tevere. I laghi, da quelli glaciali alpini ai grandi bacini prealpini, arricchiscono il paesaggio, mentre il Delta del Po rappresenta un ecosistema di importanza internazionale.
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I fiumi italiani si dividono in alpini e appenninici, a seconda della loro origine geografica
Fiumi alpini
I fiumi alpini, come il Po, hanno una maggiore portata e regolarità grazie al contributo delle acque di fusione dei ghiacciai
Fiumi appenninici
I fiumi appenninici hanno un regime idrologico più variabile e dipendente dalle precipitazioni stagionali
Il Po, il fiume più lungo d'Italia, origina dalle sorgenti del Monviso e attraversa la Pianura Padana, accogliendo le acque di numerosi affluenti come il Tanaro, il Ticino e l'Adda
I laghi italiani hanno origini diverse, dai laghi glaciali alpini ai laghi vulcanici del Lazio
Laghi alpini
I laghi alpini più importanti sono il Lago di Garda, il Lago Maggiore e il Lago di Como
Laghi prealpini
Tra i laghi prealpini si trovano il Lago Trasimeno, di origine tettonica, e i laghi vulcanici del Lazio come il Lago di Bolsena e il Lago di Bracciano
Altri laghi italiani
Nel Sud e nelle isole si trovano laghi costieri e bacini artificiali creati per scopi idroelettrici e irrigui, come il Lago Omodeo in Sardegna
Il Delta del Po è un complesso sistema di rami fluviali che sfociano nel Mar Adriatico, costituendo una delle aree umide più importanti e ricche di biodiversità in Italia
Il Delta del Po è fondamentale per la sopravvivenza di molte specie di flora e fauna e per attività economiche come la pesca e l'acquacoltura, ed è stato riconosciuto a livello globale come Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO