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Il Risorgimento e la Spedizione dei Mille

Il Risorgimento italiano e la Spedizione dei Mille del 1860 sono eventi storici fondamentali che portarono all'unificazione della Penisola e alla creazione del Regno d'Italia. Figure come Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele II furono protagoniste di questa epoca rivoluzionaria, che vide il superamento del dominio borbonico e la nascita di una nazione unita.

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1

Il ______ è il movimento che ha portato all'unificazione dell'Italia, culminando nella creazione del Regno d'Italia nel ______.

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Risorgimento 1861

2

Camillo Benso, ______ di ______, era un moderato soddisfatto dei risultati post-Seconda guerra d'indipendenza, cauto riguardo ulteriori conquiste territoriali.

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conte Cavour

3

I Mille, partiti da ______, sbarcarono a ______ e liberarono il Sud Italia dopo aver vinto diverse battaglie, inclusa quella di ______.

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Quarto Marsala Calatafimi

4

Sbarco a Marsala

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Inizio campagna militare di Garibaldi nel Mezzogiorno, 1860.

5

Battaglia di Calatafimi

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Prima vittoria significativa dei Mille, punto di svolta per la conquista della Sicilia.

6

Incontro di Teano

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Garibaldi cede i territori liberati a Vittorio Emanuele II, unificazione del Sud sotto la corona sabauda.

7

Dopo la vittoria a ______, le truppe piemontesi si unirono ai garibaldini e, con plebisciti, fu sancita l'annessione di diverse regioni al ______ di ______.

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Castelfidardo Regno Sardegna

8

Proclamazione Vittorio Emanuele II

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17 marzo 1861, Torino: Vittorio Emanuele II proclamato re d'Italia.

9

Territori mancanti nel 1861

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Roma, Lazio, Veneto e terre irredente non inclusi nel Regno d'Italia.

10

Cavour e il Risorgimento

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Morte di Cavour nel 1861, figura chiave del Risorgimento scompare.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Risorgimento e la Spedizione dei Mille

Il Risorgimento rappresenta il periodo storico che culminò nell'unificazione della Penisola italiana, dando vita al Regno d'Italia nel 1861. Un episodio fondamentale di questo processo fu la Spedizione dei Mille, condotta da Giuseppe Garibaldi nel 1860. Dopo la Seconda guerra d'indipendenza, i liberali moderati, capeggiati da Camillo Benso, conte di Cavour, si consideravano soddisfatti dei risultati ottenuti e non ambivano a ulteriori espansioni territoriali, preoccupati dalle possibili reazioni delle potenze europee, in particolare della Francia di Napoleone III. Al contrario, i democratici e i repubblicani, tra cui spiccavano figure siciliane come Francesco Crispi e Rosolino Pilo, percepirono l'occasione di innescare una rivolta nel Sud Italia, sfruttando il malcontento verso il dominio borbonico e la fragilità del giovane re Francesco II. Nonostante l'iniziale disapprovazione di Cavour, la spedizione fu rapidamente organizzata e attrasse un contingente di circa 1100 volontari, inclusi intellettuali e lavoratori. Partendo da Quarto, i Mille sbarcarono a Marsala e, attraverso una serie di battaglie, come quella di Calatafimi, riuscirono a prendere Palermo e successivamente a liberare l'intero Sud Italia.
Gruppo di uomini in uniformi d'epoca con bandiera tricolore italiana su spiaggia ciottolosa, mare calmo e cielo azzurro sullo sfondo.

La Conquista del Mezzogiorno e l'Incontro di Teano

La campagna militare di Garibaldi nel Mezzogiorno si concluse con un rapido e sorprendente successo. Dopo lo sbarco a Marsala e la vittoria a Calatafimi, i Mille presero Palermo e, con l'arrivo di rinforzi, sconfissero definitivamente l'esercito borbonico a Milazzo. La spedizione fu accolta con favore dai contadini, che auspicavano una riforma agraria, ma Garibaldi repressero qualsiasi forma di violenza nei confronti dei proprietari terrieri, cercando di mantenere il sostegno dei latifondisti. Proseguendo la sua avanzata, Garibaldi liberò la Calabria e fece il suo ingresso trionfale a Napoli. Il 26 ottobre 1860 si verificò l'epocale incontro di Teano, dove Garibaldi incontrò Vittorio Emanuele II e gli consegnò simbolicamente i territori liberati, riconoscendolo come legittimo sovrano del Sud Italia.

L'Intervento del Piemonte e l'Annessione dei Territori Meridionali

Il trionfo della Spedizione dei Mille indusse Cavour a intervenire per prevenire la proclamazione di una repubblica garibaldina, che avrebbe potuto causare un conflitto con la Francia per la questione romana, essendo Roma e il Lazio sotto la protezione di truppe francesi. Con il tacito assenso di Napoleone III, le truppe piemontesi invasero i territori pontifici di Umbria e Marche, sconfiggendo l'esercito papale a Castelfidardo e marciando verso sud per unirsi ai garibaldini. Dopo l'incontro di Teano, furono indetti plebisciti che confermarono l'annessione al Regno di Sardegna del Regno delle Due Sicilie, dell'Umbria e delle Marche, completando l'unificazione del Sud Italia sotto la corona di Vittorio Emanuele II.

La Proclamazione del Regno d'Italia e la Continuità con il Regno di Sardegna

Il 17 marzo 1861, a Torino, Vittorio Emanuele II fu proclamato re d'Italia "per grazia di Dio e volontà della nazione". Il nuovo Regno d'Italia era quasi completo, fatta eccezione per Roma, il Lazio e i territori sotto il dominio austriaco. Il Regno mantenne molte istituzioni del precedente Regno di Sardegna, tra cui lo Statuto albertino come carta costituzionale e Torino come capitale provvisoria, fino al trasferimento a Firenze nel 1865. La morte di Cavour, avvenuta pochi mesi dopo la proclamazione, segnò la scomparsa di una figura chiave del Risorgimento. La mappa politica del 1861 mostrava un'Italia priva di Veneto e delle terre irredente, ancora parte dell'Impero Austro-Ungarico, delineando i confini del nascente stato nazionale italiano.