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Lucrezio, poeta e filosofo romano, si fece interprete dell'epicureismo nel suo 'De rerum natura', cercando di liberare l'uomo dalla paura degli dei. Attraverso la sua opera, promuove una visione materialista del mondo, opponendosi alle superstizioni e ai culti misterici dell'antica Roma, e invita a una vita serena fondata sulla conoscenza.
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La biografia di Tito Lucrezio Caro è avvolta nel mistero a causa della scarsità di fonti storiche affidabili
Secondo San Gerolamo, Lucrezio sarebbe impazzito a causa di un filtro d'amore e avrebbe scritto le sue opere nei momenti di lucidità, prima di suicidarsi a 44 anni
Gli studiosi moderni mettono in dubbio la narrazione di San Gerolamo, considerandola potenzialmente influenzata da pregiudizi anti-pagani e mancando di prove concrete
L'epicureismo è una filosofia che pone il piacere e la tranquillità dell'animo come fini ultimi della vita
Nonostante l'ostilità delle classi dirigenti, l'epicureismo si diffuse a Roma nel II secolo a.C. e trovò seguaci tra i ceti sociali più vari
Nonostante l'ostilità delle classi dirigenti, l'epicureismo guadagnò popolarità a Roma grazie alla sua dottrina che promuoveva il ritiro dalla vita pubblica e il raggiungimento della felicità attraverso il piacere e la tranquillità dell'animo
"De rerum natura" è il primo trattato filosofico in lingua latina scritto da Tito Lucrezio Caro
L'opera è indirizzata a Gaio Memmio, un membro dell'aristocrazia, con l'intento di rendere accessibile il pensiero epicureo a un pubblico più ampio e colto
"De rerum natura" si distingue per la sua capacità di coniugare profondità filosofica e maestria poetica, rendendo il pensiero epicureo più accessibile e coinvolgente per il lettore
Il poema epicureo si propone di liberare l'uomo dalla paura degli dei e dalla superstizione, considerate fonti di angoscia e oppressione
Attraverso un'argomentazione logica e sistematica, Lucrezio si oppone alle pratiche religiose formali e ai culti misterici, promuovendo una visione del mondo basata sull'osservazione e sull'analisi razionale
Il poema epicureo nega l'intervento divino negli affari umani, offrendo una cosmologia materialista che mira a instillare un senso di serenità e autonomia nell'individuo