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Benedetto Croce e Giovanni Gentile: Biografie e Filosofie

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Benedetto Croce e Giovanni Gentile sono figure centrali della filosofia italiana. Croce, con il suo storicismo assoluto, vede la storia come chiave di lettura della realtà, mentre Gentile, con l'attualismo, pone l'atto del pensiero al centro dell'esistenza. Entrambi hanno influenzato il pensiero moderno e la politica del loro tempo, distinguendosi per le loro teorie e il loro impegno civile.

Benedetto Croce: Biografia e Filosofia

Benedetto Croce, illustre filosofo, storico e critico letterario italiano, nacque a Pescasseroli nel 1866 e visse fino al 1952. Divenuto orfano a causa del terremoto di Casamicciola del 1883, fu adottato dallo zio Silvio Spaventa e cresciuto a Roma, dove sviluppò il suo vasto interesse intellettuale. Croce, che fu nominato senatore a vita nel 1910, ricoprì anche la carica di ministro della pubblica istruzione nel governo di Giovanni Giolitti tra il 1920 e il 1921. Sebbene inizialmente tollerato dal regime fascista, dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti nel 1924, Croce prese le distanze dal fascismo, pur continuando a esercitare una certa influenza critica. Dopo la caduta del fascismo, si impegnò attivamente nella politica italiana come presidente del Partito Liberale e come ministro senza portafoglio nel governo di Pietro Badoglio. Nel 1946, si espresse a favore della Repubblica nel referendum istituzionale e contribuì alla fondazione dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici. La sua morte avvenne a Napoli.
Biblioteca antica con scaffali in legno scuro pieni di libri rilegati, tavolo ovale con libri aperti e lampada da biblioteca.

Il Pensiero Storico di Benedetto Croce

Benedetto Croce elaborò una filosofia dello storicismo assoluto, influenzato dalla dialettica hegeliana ma con significative modifiche. Propose una distinzione, piuttosto che un'opposizione, tra le forme dello spirito, che identificò in quattro gradi: l'arte, come espressione della conoscenza intuitiva; la filosofia, come conoscenza logica; l'economia, come manifestazione della volontà individuale; e l'etica, come espressione della volontà universale. Queste forme si suddividono in due categorie: teoretica (arte e filosofia) e pratica (economia ed etica). Croce sosteneva che ciascuna forma dello spirito influenzasse e fosse condizionata dalla successiva, in un processo dinamico e circolare. Egli escluse la natura e la religione dal suo sistema filosofico, considerando la prima una costruzione pratica e la seconda un insieme di elementi poetici, filosofici e morali. Il suo storicismo assoluto si basa sull'idea che la realtà sia interamente storia e che la storia sia l'unico contesto in cui comprendere la realtà.

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00

Nascita e luogo di Benedetto Croce

Nato a Pescasseroli nel 1866.

01

Evento che rese Croce orfano

Terremoto di Casamicciola del 1883.

02

Ruolo politico di Croce nel 1910

Nominato senatore a vita.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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