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La 'Gerusalemme liberata' di Torquato Tasso è un capolavoro del Rinascimento italiano che narra le vicende della Prima Crociata. Con una trama che intreccia fede cristiana e avventure eroiche, il poema esalta i valori morali e spirituali in risposta alla Riforma protestante. La vittoria dei crociati simboleggia il trionfo dei principi cattolici, incarnati da figure come Goffredo di Buglione e Rinaldo.
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Il poema si inserisce nel periodo del Rinascimento italiano, caratterizzato da un rinnovamento culturale e artistico
La "Gerusalemme liberata" riflette la tensione tra la tradizione cavalleresca e l'ideale cristiano di crociata, tipica del periodo della Controriforma
L'opera è stata composta nella seconda metà del XVI secolo, in un periodo di grandi cambiamenti politici e religiosi in Europa
Tasso mirava a rinnovare il genere epico attraverso la creazione di un poema che incarnasse i valori cristiani e rispondesse alle esigenze culturali del suo tempo
La "Gerusalemme liberata" si propone come un poema che intreccia l'azione cavalleresca con la spiritualità e gli ideali morali promossi dalla Chiesa cattolica
Tasso ha elaborato una poetica che privilegia il verisimile e l'unità narrativa, ispirandosi ad Aristotele e differenziando il suo lavoro dai poemi cavallereschi precedenti
Il poema è caratterizzato da una struttura bipartita, con una prima sezione in cui le forze del male sembrano avere il sopravvento e una seconda in cui i crociati conseguono la vittoria grazie all'aiuto divino
Il contrasto tra bene e male è un leitmotiv dell'opera, con frequenti interventi soprannaturali che influenzano il corso degli eventi
La fede cristiana è il motore dell'azione e la vittoria finale è presentata come un trionfo dei valori religiosi e morali, in un'epoca in cui la lotta contro l'infedeltà assumeva un significato sia letterale che simbolico