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Il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia furono fulcri di potere e cultura nel Rinascimento. Gli Sforza promossero le arti a Milano, mentre Venezia, con il suo governo oligarchico, dominò i mari e si espandeva sulla terraferma.
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La dinastia degli Sforza guidò il Ducato di Milano durante il Rinascimento e promosse le arti e le lettere
Il suo mecenatismo
Galeazzo Maria Sforza fu un mecenate delle arti e delle lettere, ma il suo governo fu segnato da eccessi e tirannia
Il suo assassinio
Galeazzo Maria Sforza fu assassinato nel 1476 a causa dei suoi eccessi e della sua tirannia
Ludovico il Moro continuò la tradizione familiare di sostegno alle arti e attirò a Milano personalità del calibro di Leonardo da Vinci
La Repubblica di Venezia era governata da un'aristocrazia mercantile attraverso il Maggior Consiglio e il doge, eletto a vita, rappresentava la stabilità e l'autorità dello Stato
La "serrata del Maggior Consiglio" del 1297 limitò l'accesso al potere alle sole famiglie patrizie, consolidando il governo oligarchico di Venezia
Venezia sviluppò una rete di basi navali e accordi diplomatici, noti come "Stato da mar", per proteggere le sue rotte commerciali e contrastare la minaccia ottomana
Nel XIV secolo, Venezia iniziò a espandere il suo dominio sulla terraferma per controllare le risorse agricole e le vie di comunicazione terrestri
La pace di Lodi del 1454 pose fine al conflitto con Milano e fu un momento chiave nella politica territoriale veneziana
La vittoria nella Guerra di Chioggia (1378-1381) contro Genova consolidò la supremazia di Venezia nel Mediterraneo orientale e le permise di estendere il suo dominio fino alle porte dell'Asia
Il Ducato di Milano, guidato dalla dinastia degli Sforza, divenne un importante centro di cultura durante il Rinascimento. Con la morte di Francesco Sforza nel 1466, il figlio Galeazzo Maria Sforza assunse il potere, promuovendo le arti e le lettere. La sua corte attrasse artisti, letterati e musicisti, tra cui il celebre Josquin des Prez, che contribuì alla fondazione della scuola musicale milanese. Nonostante il suo mecenatismo, il governo di Galeazzo Maria fu segnato da eccessi e tirannia, che portarono al suo assassinio nel 1476. Ludovico il Moro, suo successore, continuò la tradizione familiare di sostegno alle arti, attirando a Milano personalità del calibro di Leonardo da Vinci. Sotto il suo patrocinio, la città si consolidò come uno dei centri artistici più influenti d'Europa.
La Repubblica di Venezia si distingueva per il suo governo oligarchico, retto da un'aristocrazia mercantile che esercitava il potere attraverso il Maggior Consiglio, composto da membri di famiglie nobili. Il doge, figura simbolica e magistrato supremo, era eletto a vita dal Maggior Consiglio e aveva il compito di rappresentare la stabilità e l'autorità dello Stato. La "serrata del Maggior Consiglio" del 1297 aveva ristretto l'accesso al potere alle sole famiglie patrizie, consolidando un sistema di governo che permise a Venezia di prosperare come potenza commerciale e marittima, mantenendo una notevole stabilità politica per secoli.
Venezia, per salvaguardare le sue rotte commerciali e contrastare la pirateria, sviluppò un'imponente rete di basi navali e accordi diplomatici noti come "Stato da mar". La caduta di Costantinopoli nel 1453 e l'espansione ottomana rappresentarono una grave minaccia per gli interessi veneziani. La Serenissima rispose con una resistenza armata, che, nonostante alcune perdite territoriali, non pregiudicò il suo predominio nei mari. Anzi, con l'annessione di Cipro nel 1489, Venezia rafforzò ulteriormente la sua presenza nel Mediterraneo orientale.
Nel corso del XIV secolo, Venezia iniziò ad espandere il proprio dominio anche sulla terraferma, dando vita allo "Stato da tera". Questa espansione fu motivata dalla necessità di controllare le risorse agricole e le vie di comunicazione terrestri. La pace di Lodi del 1454, che pose fine al conflitto con Milano, fu un momento chiave nella politica territoriale veneziana, che tuttavia non arrestò le ambizioni espansionistiche della Repubblica, soprattutto in risposta alle minacce esterne come l'avanzata ottomana.
La Repubblica di Venezia consolidò la sua supremazia nel Mediterraneo orientale, in particolare dopo la vittoria nella Guerra di Chioggia (1378-1381) contro la Repubblica di Genova. La rete di possedimenti veneziani si estendeva da Corfù fino alle porte dell'Asia, garantendo a Venezia un controllo quasi incontrastato delle rotte commerciali verso Oriente. Questo dominio marittimo, unito al successo economico, segnò il declino della rivale Genova e confermò Venezia come una delle maggiori potenze marittime dell'epoca.
Algorino
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