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Il paesaggio lariano e Don Abbondio sono al centro de 'I Promessi Sposi' di Manzoni. Il romanzo inizia con una descrizione vivida del Lago di Como e delle sue montagne, introducendo poi il timoroso curato, simbolo di una società corrotta e senza difese. L'incontro con i bravi rivela la vulnerabilità degli onesti nell'Italia del Seicento.
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Il Lago di Como viene descritto come un elemento fondamentale del paesaggio lariano, con le sue montagne, l'Adda e il Resegone
Descrizione della costa
La costa è caratterizzata da campi coltivati, vigne, ville nobiliari e casolari rurali
Descrizione del borgo di Lecco
Il borgo di Lecco è descritto come un centro di importanza con un castello e una guarnigione di soldati spagnoli
Il paesaggio lariano costituisce il contesto naturale e storico delle vicende umane del romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni
Don Abbondio viene introdotto come un uomo timoroso e prudente, che si destreggia in un'epoca in cui la legge non garantisce protezione per i pacifici e gli indifesi
Camminare con lo sguardo basso
Don Abbondio ha l'abitudine di camminare con lo sguardo basso, simbolo della sua paura e della sua prudenza
Scostare i sassi dal cammino
Don Abbondio ha il gesto di scostare i sassi dal suo cammino, come simbolo della sua attenzione e cautela
Don Abbondio è costretto a vivere in uno stato di vulnerabilità e terrore, simbolo della società corrotta e violenta del Seicento
I bravi sono descritti come figure emblematiche della violenza e dell'arbitrio, che agiscono impunemente nella società del Seicento
La condotta impunita dei bravi riflette la corruzione e l'abuso di potere endemici nella società del Seicento, temi centrali del romanzo "I Promessi Sposi"
La rappresentazione dei bravi e della loro condotta impunita mette in luce l'inefficacia delle istituzioni e delle leggi dell'epoca, che spesso finiscono per aggravare le sofferenze dei cittadini onesti