Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia, fu protagonista dell'unificazione nazionale. Il suo regno vide riforme liberali, alleanze strategiche e l'espansione territoriale che portarono alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1861. La sua politica estera e interna, inclusa la gestione della questione romana, furono decisive per l'unità italiana.
Show More
Vittorio Emanuele II di Savoia nacque il 14 marzo 1820 e salì al trono del Regno di Sardegna il 23 marzo 1849, succedendo a suo padre Carlo Alberto
Il regno di Vittorio Emanuele II iniziò in un periodo di grandi fermenti politici e sociali, con l'obiettivo di rafforzare il regno e perseguire il progetto di unificazione nazionale
Vittorio Emanuele II nominò Massimo d'Azeglio primo ministro e insieme avviarono una serie di riforme interne e una politica estera volta a ottenere il sostegno delle altre potenze europee per l'indipendenza e l'unità italiana
Durante il suo regno, Vittorio Emanuele II promosse significative riforme liberali, tra cui le leggi Siccardi del 1850, che limitarono i privilegi del clero e la giurisdizione ecclesiastica
La collaborazione con il conte di Cavour fu determinante per l'indirizzo liberale e modernizzatore del regno, con politiche incentrate sullo sviluppo economico e sull'espansione del Regno di Sardegna
Vittorio Emanuele II affrontò la scomunica papale, conseguenza della sua politica anticlericale e del sostegno alle leggi che limitavano il potere della Chiesa
L'alleanza con la Francia di Napoleone III fu cruciale per la vittoria nella Seconda Guerra d'Indipendenza (1859), che portò all'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna
Il sostegno di Vittorio Emanuele II a Giuseppe Garibaldi e alla spedizione dei Mille fu fondamentale per l'annessione del Regno delle Due Sicilie
Nonostante le divergenze con Cavour, l'armistizio di Villafranca fu un passo necessario per la pace con l'Austria, anche se temporaneamente deludente per le aspirazioni nazionali
Dopo la spedizione dei Mille e la conquista del Sud Italia, Vittorio Emanuele II incontrò Garibaldi a Teano, riconoscendone il contributo all'unità nazionale
Il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, Vittorio Emanuele II divenne il primo re d'Italia, mantenendo il suo nome per sottolineare la continuità dinastica
Dopo la morte di Cavour, la politica di Vittorio Emanuele II fu volta a consolidare l'unità nazionale, gestendo con cautela la questione romana e le pressioni internazionali
Negli ultimi anni del suo regno, Vittorio Emanuele II si concentrò sulla politica estera, con l'obiettivo di includere il Veneto e Roma nel Regno d'Italia
Nonostante la sconfitta di Custoza, la terza guerra di indipendenza portò alla cessione del Veneto grazie alla pace di Vienna
L'intervento a Mentana contro Garibaldi fu un atto di equilibrio tra le pressioni francesi e il desiderio di completare l'unità nazionale
Con la caduta del potere temporale dei papi e l'occupazione di Roma nel 1870, Vittorio Emanuele II realizzò l'unità d'Italia
Vittorio Emanuele II sposò Maria Adelaide d'Austria e insieme ebbero otto figli
La vita personale di Vittorio Emanuele II fu segnata da tragedie familiari, che non influenzarono la sua politica
La religiosità pragmatica di Vittorio Emanuele II gli permise di navigare tra le esigenze politiche e le tradizioni cattoliche, contribuendo alla formazione dello Stato italiano moderno