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Carlo Magno, re dei Franchi, creò l'Impero Carolingio, unificando l'Europa sotto la sua guida. La sua incoronazione come Imperatore dei Romani nel 800 segnò la rinascita dell'idea imperiale in Occidente e la stretta alleanza con la Chiesa di Roma. Dopo la sua morte, l'impero si frammentò, ma la sua eredità influenzò la formazione dell'identità culturale europea.
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Carlo Magno intervenne in Italia per proteggere il papato dalle incursioni dei Longobardi
Dopo aver sconfitto il re longobardo Desiderio nel 774, Carlo Magno annesse il Regno Longobardo, escluso il Ducato di Benevento
Le campagne militari di Carlo Magno portarono alla sottomissione dei Sassoni e alla conquista di territori come la Baviera e la Pannonia, nonché alla vittoria sugli Avari
Le campagne di Carlo Magno in Spagna si limitarono alla Marca di Spagna, con la Catalogna come principale conquista
Nel 800, Carlo Magno fu incoronato "Imperatore dei Romani" da Papa Leone III, rafforzando il legame con la Chiesa e dando vita al Sacro Romano Impero
Carlo Magno organizzò il suo impero attraverso una struttura amministrativa che prevedeva la divisione del territorio in unità più piccole, governate da conti, duchi e marchesi leali
I missi dominici, inviati regi, avevano il compito di supervisionare l'amministrazione locale e far rispettare i capitolari, collezioni di leggi che regolavano vari aspetti della vita dell'impero
La corte itinerante di Carlo Magno era il centro del potere, che si spostava in base alle esigenze politiche e militari
L'economia dell'Impero Carolingio era basata principalmente sull'agricoltura, con l'introduzione di innovazioni che aumentarono la produttività
La società era organizzata attorno alla curtis, un'unità economica che comprendeva le terre del signore e quelle dei contadini
I rapporti sociali erano basati su legami di dipendenza personale, come l'accomandatio e il sistema feudale
La società era divisa in tre ordini: oratores, bellatores e laboratores, riflettendo la visione teocratica dell'ordine sociale
Dopo la morte di Carlo Magno, l'Impero Carolingio entrò in un periodo di declino, aggravato dalle lotte dinastiche
Il Trattato di Verdun del 843 divise l'impero tra i tre nipoti di Carlo, segnando l'inizio della frammentazione politica
Il capitolare di Quierzy del 877 stabilì l'ereditarietà delle cariche e dei benefici, indebolendo ulteriormente l'autorità centrale e favorendo l'ascesa di potenti signori locali
I Normanni, provenienti dalla Scandinavia, si spinsero verso l'Europa occidentale e orientale, fondando regni come quello di Normandia
Gli Ungari, migrati dalle steppe euroasiatiche, si insediarono nella Pannonia e furono sconfitti da Ottone I nella battaglia di Lechfeld nel 955
Gli Arabi, dopo aver conquistato la Sicilia, stabilirono basi in Italia meridionale e nel Mediterraneo, influenzando la cultura locale
Con l'estinzione della dinastia carolingia in Germania, la dinastia sassone emerse come forza dominante
Ottone I unificò sotto il suo dominio i regni di Germania e Italia e fu incoronato imperatore nel 962
I successori di Ottone I dovettero affrontare rivolte dell'aristocrazia e difficoltà nel mantenere l'unità dell'impero
La mentalità medievale era profondamente influenzata dal cristianesimo, che forniva il principale quadro interpretativo della realtà e della morale
La visione del mondo era teocentrica, con una forte credenza nell'intervento divino e una tendenza a interpretare gli eventi in chiave simbolica
Le festività e le tradizioni pagane furono cristianizzate, adattandosi al calendario liturgico e contribuendo alla formazione di un'identità culturale europea cristiana
Il concetto di "Europa" si è evoluto nel corso dei secoli, inizialmente come distinzione geografica e poi come identità culturale e religiosa nel Medioevo
L'Impero Carolingio giocò un ruolo fondamentale nel definire il cuore dell'Europa cristiana
Dopo le devastazioni dei conflitti mondiali, l'idea di un'Europa unita prese forma con la creazione di istituzioni sovranazionali come la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio e poi l'Unione Europea