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La Prima guerra mondiale: cause, svolgimento e conseguenze

La Prima Guerra Mondiale, con le sue origini nelle tensioni politiche ed economiche tra le potenze europee, scaturì da rivalità come quella anglo-tedesca. L'assassinio di Francesco Ferdinando d'Austria a Sarajevo fu il catalizzatore che portò alla guerra di trincea, alla guerra totale e infine alla ridefinizione dell'Europa post-conflitto.

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1

Rivalità anglo-tedesca

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Corsa agli armamenti navali e competizione coloniale tra Gran Bretagna e Germania.

2

Formazione Triplice Intesa

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Gran Bretagna, Francia e Russia contro la potenza tedesca.

3

Conseguenze guerre balcaniche

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Serbia rafforzata, aumenta tensioni con Austria-Ungheria.

4

Nonostante la Serbia avesse accettato parte delle richieste, l'- dichiarò guerra il ______ luglio 1914, innescando una serie di dichiarazioni di guerra tra le principali potenze europee.

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Austria-Ungheria 28

5

Piano Schlieffen

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Piano tedesco per rapida vittoria su Francia, fallito dopo battaglia della Marna.

6

Battaglie di Verdun e Somme

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Conflitti del 1916, estremamente sanguinosi, senza vittoria decisiva.

7

Entrata Impero ottomano e Bulgaria

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Complicazione per Alleati, 1914-1918, allargamento conflitto a nuovi fronti.

8

Il primo ministro ______ Salandra e il re ______ Emanuele III hanno sostenuto l'entrata in guerra dell'Italia.

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Antonio Vittorio

9

Guerra totale

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Mobilizzazione di tutte le risorse di una nazione per lo sforzo bellico.

10

Rivoluzione di Febbraio

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Evento che portò alla caduta dello zar e all'istituzione di un governo provvisorio in Russia.

11

Entrata in guerra degli USA

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Gli USA dichiararono guerra alla Germania il 6 aprile 1917, influenzando l'esito del conflitto.

12

L'offensiva che ha dato inizio alla fine della Prima guerra mondiale è stata la ______ di ______, iniziata il ______.

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battaglia Amiens 8 agosto 1918

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le origini della Prima guerra mondiale e la formazione dei blocchi contrapposti

La Prima guerra mondiale ebbe le sue radici in una serie di tensioni politiche, economiche e militari che si svilupparono tra le maggiori potenze europee alla fine del XIX e inizio del XX secolo. La rivalità tra la Gran Bretagna e la Germania, in particolare, fu esacerbata dalla corsa agli armamenti navali e dalla competizione coloniale. La Gran Bretagna, per contrastare la crescente potenza tedesca, stipulò l'Entente cordiale con la Francia nel 1904 e l'Estesa Entente con la Russia nel 1907, formando la Triplice Intesa. La Germania, percepita come una minaccia dalle altre potenze, si alleò con l'Impero austro-ungarico e l'Italia nella Triplice Alleanza del 1882. Questi sviluppi portarono a una netta divisione dell'Europa in due blocchi contrapposti. La situazione fu ulteriormente complicata dal declino dell'Impero ottomano e dalle guerre balcaniche del 1912-1913, che videro la Serbia emergere rafforzata, aumentando le tensioni con l'Austria-Ungheria.
Campo di battaglia della Prima Guerra Mondiale con trincea, filo spinato, caschi militari sparsi, cannone danneggiato e alberi spogli sullo sfondo.

L'attentato di Sarajevo e l'escalation del conflitto

L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria e di sua moglie a Sarajevo il 28 giugno 1914 fu il catalizzatore che trasformò le tensioni in conflitto aperto. L'Austria-Ungheria, con il sostegno della Germania, emise un ultimatum alla Serbia, che venne parzialmente accettato. Tuttavia, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia il 28 luglio 1914. La Russia mobilitò le sue forze in difesa della Serbia, portando la Germania a dichiarare guerra alla Russia il 1° agosto e alla Francia il 3 agosto. La Gran Bretagna entrò in guerra il 4 agosto, dopo la violazione della neutralità del Belgio da parte della Germania. Questa serie di eventi innescò una reazione a catena che coinvolse rapidamente le maggiori potenze europee in un conflitto su vasta scala.

La guerra di trincea e la situazione sui fronti

La guerra di trincea divenne una caratteristica distintiva del fronte occidentale dopo il fallimento del piano Schlieffen tedesco, che mirava a una rapida vittoria sulla Francia. La battaglia della Marna, nel settembre 1914, segnò l'arresto dell'avanzata tedesca e l'inizio di una guerra di posizione che si protrasse per anni. Sul fronte orientale, le forze russe incontrarono inizialmente successi, ma furono poi respinte dai contrattacchi tedeschi e austro-ungarici. Le battaglie di Verdun e della Somme nel 1916 furono tra le più sanguinose del conflitto e dimostrarono la difficoltà di ottenere una decisiva vittoria militare. L'entrata in guerra dell'Impero ottomano e della Bulgaria complicò la situazione per gli Alleati, mentre sul fronte italiano, le forze dell'Intesa, nonostante numerose offensive lungo il fiume Isonzo, non riuscirono a ottenere un decisivo successo contro l'Austria-Ungheria.

L'Italia e il suo ingresso nel conflitto

L'Italia, inizialmente neutrale, entrò in guerra il 23 maggio 1915 a fianco dell'Intesa, dopo aver negoziato il patto di Londra che le prometteva significativi guadagni territoriali in caso di vittoria. Il dibattito interno tra neutralisti e interventisti si concluse con la vittoria di questi ultimi, grazie anche al sostegno del primo ministro Antonio Salandra e del re Vittorio Emanuele III. L'intervento italiano aprì un nuovo fronte di guerra e impegnò ulteriormente le forze dell'Impero austro-ungarico.

La guerra totale e l'anno decisivo del conflitto

La Prima guerra mondiale divenne un esempio di guerra totale, in cui le nazioni coinvolte mobilitarono tutte le loro risorse economiche, industriali e umane per sostenere lo sforzo bellico. Il 1917 fu un anno di svolta: la rivoluzione di febbraio in Russia portò alla caduta dello zar e all'instaurazione di un governo provvisorio che continuò la guerra. Tuttavia, la successiva rivoluzione di ottobre portò al potere i bolscevichi, che negoziarono l'armistizio con la Germania nel dicembre 1917. Gli Stati Uniti, dopo una serie di incidenti legati alla guerra sottomarina indiscriminata tedesca, dichiararono guerra alla Germania il 6 aprile 1917, portando nuove risorse e un morale rinnovato agli Alleati.

La fine del conflitto e le conseguenze della guerra

La battaglia di Amiens, iniziata l'8 agosto 1918, segnò l'inizio di una serie di offensive alleate che costrinsero la Germania a ritirarsi su tutti i fronti. La vittoria italiana nella battaglia di Vittorio Veneto a fine ottobre contribuì al crollo degli Imperi centrali. L'11 novembre 1918, la Germania firmò l'armistizio di Compiègne, ponendo fine alla guerra. La pandemia di influenza del 1918-1919 aggravò ulteriormente le perdite umane. I trattati di pace che seguirono, in particolare il Trattato di Versailles, imposero dure sanzioni alla Germania e ridisegnarono la mappa politica dell'Europa. Tuttavia, le condizioni imposte e le questioni irrisolte lasciarono un terreno fertile per futuri conflitti, inclusa la Seconda guerra mondiale.