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Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e i suoi limiti

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) rappresenta il valore totale dei beni e servizi prodotti in un paese. Tuttavia, non riflette la distribuzione della ricchezza né il benessere sociale. Indicatori come il BES e l'HDI offrono una visione più olistica del progresso, includendo aspetti come la qualità della vita e la sostenibilità ambientale, superando i limiti del PIL.

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1

Il ______ è un indicatore che valuta il valore complessivo di beni e servizi prodotti in un paese in un certo lasso di tempo.

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Prodotto Interno Lordo (PIL)

2

Per calcolare il PIL si raccolgono dati da varie entità, tra cui l'ISTAT, la ______ e l'ISVAP.

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Banca d'Italia

3

Il PIL può essere espresso in termini nominali o reali, con quest'ultimo che viene corretto per l'______ per riflettere meglio il potere d'acquisto.

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inflazione

4

Distribuzione della ricchezza e PIL

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Il PIL non indica come la ricchezza è distribuita tra la popolazione; alta disuguaglianza può essere nascosta dal PIL pro capite.

5

Costi ambientali non riflessi nel PIL

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Il PIL ignora i costi ambientali e la sostenibilità delle risorse, non valutando l'impatto economico sulla natura.

6

Lavoro non retribuito escluso dal PIL

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Il PIL omette il valore del lavoro domestico e di volontariato, non considerando contributi non monetari all'economia.

7

Nonostante l'incremento del ______ pro capite, la felicità dichiarata dalle persone non segue aumenti ______.

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PIL proporzionali

8

Il fenomeno descritto dal Paradosso di Easterlin può essere spiegato da fattori come l'______ alle circostanze e la ______ sociale.

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adattamento comparazione

9

Secondo il Paradosso di Easterlin, elementi ______ quali le relazioni interpersonali e la ______ sono importanti per la felicità.

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non materiali salute

10

Benessere Economico Netto (NEW)

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Indicatore che deduce dal PIL la degradazione ambientale e l'esaurimento delle risorse.

11

Indice di Progresso Sociale (SPI)

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Misura il benessere sociale tramite indicatori come nutrizione, acqua, sicurezza, istruzione.

12

Obiettivo degli indicatori alternativi al PIL

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Fornire una visione più completa e bilanciata del progresso di una società.

13

Le linee guida proposte includono l'analisi del ______ e del ______ delle famiglie, oltre alla sostenibilità ______ e ______.

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reddito consumo ambientale sociale

14

L'obiettivo è affiancare il PIL con altri indicatori che meglio rappresentano la ______ della vita e il ______ sociale.

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qualità benessere

15

La valutazione include anche la qualità del ______ e del ______ libero secondo le raccomandazioni della Commissione.

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lavoro tempo

16

Genuine Progress Indicator (GPI)

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Indicatore che valuta il benessere includendo lavoro domestico, volontariato e impatti ambientali.

17

Human Development Index (HDI)

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Indice che combina PIL pro capite, aspettativa di vita e livello di istruzione.

18

Limiti del PIL

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Non considera lavoro non retribuito, qualità della vita e sostenibilità ambientale.

19

Il ______ ______ e ______ (BES) è stato adottato nella politica economica dell'Italia con la legge ______.

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Benessere Equo Sostenibile 163/2016

20

La legge italiana richiede che gli indicatori BES siano inclusi in un allegato nel ______ di ______ e ______ (DEF).

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Documento Economia Finanza

21

Gli indicatori BES sono impiegati per guidare le ______ pubbliche e valutare l'effetto delle decisioni ______ sulla società.

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politiche economiche

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Calcolo del Prodotto Interno Lordo (PIL)

Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è l'indicatore economico che misura il valore totale dei beni e servizi prodotti all'interno dei confini di un paese in un determinato periodo, solitamente un anno. Per il suo calcolo si utilizzano dati provenienti da diverse fonti: i bilanci delle imprese industriali e di servizi, le statistiche dell'agricoltura fornite dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), le informazioni finanziarie dalla Banca d'Italia, i dati delle compagnie di assicurazione raccolti dall'ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), e i bilanci delle amministrazioni pubbliche. Si considerano anche il valore delle importazioni e una stima delle attività economiche non registrate ufficialmente, come quelle dovute a elusione ed evasione fiscale. Il PIL è calcolato sommando il valore aggiunto di ogni settore economico, che corrisponde alla differenza tra il valore della produzione e il costo dei beni e servizi intermedi consumati per produrla. Inoltre, il PIL può essere espresso in termini nominali o reali, quest'ultimo corretto per l'inflazione, per fornire una misura più accurata del potere d'acquisto e della crescita economica.
Mercato all'aperto con bancarelle colorate e venditori di frutta, verdura, formaggi e pane, clienti che fanno acquisti in una giornata soleggiata.

Limiti del PIL e la Distribuzione della Ricchezza

Il PIL è spesso criticato per non riflettere adeguatamente il benessere sociale ed economico di una nazione. Non tiene conto della distribuzione della ricchezza, dei costi ambientali, della sostenibilità delle risorse, né del lavoro non retribuito come quello domestico o di volontariato. Inoltre, il PIL può aumentare in seguito a spese che non migliorano la qualità della vita, come quelle per la sicurezza o la ricostruzione post-disastri. La distribuzione della ricchezza è altamente diseguale a livello globale: secondo i dati della Banca Mondiale, il 10% più ricco della popolazione mondiale detiene fino al 76% della ricchezza totale, mentre il 10% più povero ne detiene solo una frazione minima. Questa disuguaglianza è spesso mascherata dal PIL pro capite, che divide il PIL totale per il numero di abitanti, senza mostrare come la ricchezza sia effettivamente distribuita.

Il Paradosso di Easterlin e la Felicità

Il Paradosso di Easterlin, formulato dall'economista Richard Easterlin, suggerisce che, oltre un certo livello di reddito, non vi è una correlazione diretta tra crescita economica e felicità. Studi longitudinali hanno dimostrato che, nonostante l'aumento del PIL pro capite, la felicità auto-dichiarata delle persone non mostra incrementi proporzionali. Questo fenomeno può essere spiegato da vari fattori, tra cui l'adattamento alle circostanze, la comparazione sociale e l'importanza di elementi non materiali come le relazioni interpersonali e la salute.

Oltre il PIL: Nuovi Indicatori di Benessere

Per superare i limiti del PIL, sono stati proposti nuovi indicatori che tengono conto di aspetti più ampi del benessere umano e dello sviluppo sostenibile. Questi includono il Benessere Economico Netto (NEW), che sottrae dal PIL la degradazione ambientale e l'esaurimento delle risorse naturali, e l'Indice di Progresso Sociale (SPI), che misura il benessere sociale attraverso indicatori come la nutrizione, l'accesso all'acqua potabile, la sicurezza e l'istruzione. Questi indicatori cercano di fornire una visione più completa e bilanciata del progresso di una società.

La Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi e l'Approccio Oltre il PIL

La Commissione sulla Misurazione delle Performance Economiche e del Progresso Sociale, nota come Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi, ha proposto nel 2009 un approccio multidimensionale alla misurazione del benessere. Le raccomandazioni includono la valutazione del reddito e del consumo delle famiglie, la considerazione della sostenibilità ambientale e sociale, e l'analisi della qualità del lavoro e del tempo libero. Questo approccio mira a integrare il PIL con indicatori che riflettano meglio la qualità della vita e il benessere sociale.

Indicatori Alternativi al PIL

Tra gli indicatori alternativi al PIL vi sono il Genuine Progress Indicator (GPI), che considera fattori come il lavoro domestico e il volontariato, e l'Human Development Index (HDI), che combina il PIL pro capite con indicatori di salute ed educazione. In Italia, l'Indice di Benessere Equo e Sostenibile (BES) misura il benessere in 12 dimensioni, tra cui salute, istruzione e qualità dell'ambiente. Questi indicatori forniscono una visione più olistica del progresso, includendo aspetti della vita che il PIL non riesce a catturare.

Il BES e la Politica Economica Italiana

Il Benessere Equo e Sostenibile (BES) è stato introdotto nella politica economica italiana con la legge 163/2016, che richiede l'inclusione di un allegato sugli indicatori BES nel Documento di Economia e Finanza (DEF). Questo approccio riflette un cambiamento verso la valutazione del progresso economico che considera fattori come la qualità della vita e la sostenibilità ambientale. Gli indicatori BES sono utilizzati per orientare le politiche pubbliche verso obiettivi di benessere complessivo e per monitorare l'impatto delle decisioni economiche sulla società.