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L'esordio dell'epopea alighieriana vede Dante smarrito in una selva oscura, simbolo della crisi esistenziale. La sua ascesa è ostacolata da tre bestie che rappresentano i vizi. Virgilio appare come guida attraverso l'Inferno e il Purgatorio, mentre Beatrice lo attende per il Paradiso. Il viaggio ultraterreno esplora temi di perdizione, redenzione e giustizia.
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Dante si smarrisce in una selva oscura, simbolo della sua crisi esistenziale e della perdita di retta via
Il colle illuminato
Il colle illuminato rappresenta la speranza e la redenzione per Dante
La lonza, il leone e la lupa rappresentano rispettivamente la lussuria, la superbia e l'avarizia, che impediscono a Dante di raggiungere il colle illuminato
Dante esprime dubbi sulla sua capacità di compiere il viaggio nell'oltretomba, confrontandosi con le figure di Enea e San Paolo
La catena di solidarietà celeste
Beatrice, spinta dall'amore e dalla preoccupazione per Dante, intercede per lui grazie all'intercessione di Maria e Santa Lucia
La catena di solidarietà celeste infonde in Dante il coraggio necessario per proseguire il viaggio nell'oltretomba
Dante e Virgilio leggono l'inquietante iscrizione all'ingresso dell'Inferno prima di addentrarsi nel regno dei dannati
Nel primo cerchio dell'Inferno, Dante incontra gli ignavi e gli angeli esclusi, anime che in vita non presero posizione morale e ora subiscono un castigo eterno
Caronte, il traghettatore delle anime, inizialmente si oppone al passaggio di Dante, ma si piega di fronte alla volontà divina espressa da Virgilio
Nel Limbo, Dante scopre il destino delle anime virtuose ma non battezzate, tra cui anche grandi poeti e filosofi dell'antichità
Nel secondo cerchio infernale, Dante si imbatte nei lussuriosi, tra cui Paolo e Francesca, e si identifica con il loro destino tragico
Nel terzo cerchio infernale, Dante incontra i golosi e ascolta le profezie di Ciacco sul futuro politico di Firenze, segnato da discordie e divisioni