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La riforma del Titolo V della Costituzione ha ristrutturato le competenze legislative in Italia, ampliando l'autonomia delle Regioni e introducendo nuovi limiti e principi, come il potere sostitutivo dello Stato e il principio di sussidiarietà, per un equilibrio tra interessi locali e nazionali.
Lo Stato ha il potere di legiferare in modo esclusivo in alcune materie
Le Regioni possono legiferare seguendo i principi stabiliti dallo Stato in alcune materie
Le Regioni hanno il potere di legiferare in tutte le materie non espressamente riservate allo Stato
Lo Stato può intervenire in materie di competenza regionale per tutelare l'interesse nazionale o garantire l'uniformità giuridica ed economica
Stato e Regioni devono agire in modo coordinato e cooperativo
Le funzioni amministrative devono essere esercitate dalle istituzioni più vicine ai cittadini, salvo che sia necessario l'intervento di un livello superiore per ragioni di efficienza o tutela di interessi sovralocali
Le leggi regionali devono essere conformi alla Costituzione, ai trattati internazionali, alla normativa dell'Unione Europea e devono garantire un livello uniforme di tutela dei diritti fondamentali su tutto il territorio nazionale