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L'Egitto antico, terra di faraoni e piramidi, è stato un fulcro di innovazioni e potere. Governato da sovrani divinizzati, ha visto l'ascesa di una società gerarchica e una religione politeista. Il Medio Regno portò restaurazione e innovazione, mentre il Nuovo Regno segnò l'apice e il declino di questa civiltà millenaria.
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Il Nilo, con le sue inondazioni annuali, ha garantito le risorse necessarie per l'agricoltura e ha contribuito alla crescita della civiltà egizia
Il titolo rappresentava l'unione del Basso e dell'Alto Egitto sotto il re Narmer, fondatore della I dinastia, e segnò l'inizio dell'Antico Regno
La società egizia era fortemente gerarchica, con il faraone al vertice come figura divina e garante dell'ordine cosmico
La religione egizia era caratterizzata dal politeismo e da un pantheon di divinità che personificavano forze naturali e aspetti della vita quotidiana
I sacerdoti avevano il compito di interpretare la volontà degli dei e di curare i rituali, mentre il faraone era considerato figlio del dio sole Ra e il mediatore tra il divino e il terreno
La morte era vista come un passaggio verso l'aldilà, dove le divinità giudicavano le anime dei defunti, come dimostrato dal ricco corredo funebre nella tomba di Tutankhamon
Il papiro, estratto dalle zone paludose del delta del Nilo, era essenziale non solo come supporto di scrittura ma anche per la produzione di oggetti come calzature, corde e imbarcazioni
Nonostante una certa tendenza all'isolamento, il commercio estero era fondamentale per l'Egitto, con importazioni di risorse scarse come il legno di cedro per la costruzione di navi e per l'edilizia monumentale
Il Nilo, sfruttando i venti settentrionali, era una via di comunicazione fondamentale per il commercio e la vita economica dell'Egitto