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L'evoluzione dei conflitti nel XX secolo ha trasformato i civili in vittime principali, specialmente i bambini. Save the Children, fondata da Eglantyne Jebb, e la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza sono pietre miliari nella protezione dei minori in contesti di guerra e crisi.
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Durante la Prima Guerra Mondiale, i combattimenti erano concentrati sui fronti e hanno avuto un impatto indiretto sulla popolazione civile
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il numero di vittime civili è aumentato esponenzialmente, con oltre 34 milioni di persone uccise o ferite
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i conflitti sono diventati meno frequentemente interstatali e più spesso interni a uno Stato o di natura asimmetrica, coinvolgendo attori non statali e internazionali
Dopo il 1945, i conflitti si sono spostati in scenari geograficamente distanti dall'Europa, nonostante la partecipazione europea in guerre globali
I conflitti nel XX secolo sono diventati più numerosi e brutali, con un deterioramento della pace media globale
La definizione di conflitto si è ampliata, includendo guerre civili e conflitti asimmetrici spesso supportati da potenze esterne
A causa dell'avanzamento tecnologico degli armamenti e della diffusione di armi leggere, i bambini sono esposti a violazioni dei loro diritti fondamentali durante i conflitti moderni
Nel 1919, Eglantyne Jebb ha fondato Save the Children, ispirata dalla sofferenza dei civili durante la Prima Guerra Mondiale
La Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, adottata nel 1989, riconosce e tutela i diritti dei bambini e degli adolescenti in ambito civile, sociale, politico, culturale ed economico