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La tragedia del Vajont evidenzia i rischi nell'energia idroelettrica e la necessità di valutazioni accurate dei pericoli geologici. L'articolo esplora anche l'energia mareomotrice, delle onde e le correnti marine come fonti rinnovabili emergenti, sottolineando le sfide tecniche e ambientali da superare per un futuro energetico sostenibile.
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La diga del Vajont è stata costruita tra il 1957 e il 1960 per la produzione di energia idroelettrica e la regolazione delle piene del fiume Piave
Nonostante i segnali di instabilità geologica del Monte Toc, le preoccupazioni degli scienziati furono ignorate
Il 9 ottobre 1963, una frana di circa 270 milioni di metri cubi di roccia si staccò dal monte e precipitò nel bacino artificiale, causando un'onda che superò la diga e devastò i paesi sottostanti, uccidendo quasi 2000 persone
Le dighe trattenendo l'acqua in bacini artificiali, permettono il rilascio controllato attraverso turbine idrauliche che azionano generatori per produrre elettricità
L'energia idroelettrica è vantaggiosa per la sua rinnovabilità, bassa emissione di gas serra e capacità di rispondere rapidamente alle fluttuazioni della domanda energetica
Le dighe possono avere impatti ambientali significativi, come la distruzione di habitat, la modifica dei regimi fluviali e lo spostamento di comunità
Le tecnologie per l'energia mareomotrice includono le turbine mareomotrici e le barriere mareomotrici
Nonostante il potenziale di fornire energia pulita e prevedibile, l'energia mareomotrice è ancora in una fase relativamente precoce di sviluppo
Le sfide per l'energia mareomotrice includono l'ottimizzazione della resistenza al duro ambiente marino e la riduzione dei costi di costruzione e manutenzione
Le tecnologie per l'energia delle onde marine includono il Pelamis e l'Oscillating Water Column (OWC)
Le tecnologie per l'energia delle onde marine offrono il potenziale per un'energia pulita e costante
Le sfide per l'energia delle onde marine includono l'efficienza energetica, la durabilità in condizioni marine estreme e la riduzione dei costi operativi