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Le Olimpiadi del 1936 a Berlino furono un palcoscenico per la propaganda nazista e un campo di tensioni politiche. La scelta di Berlino suscitò dibattiti e boicottaggi, mentre gli atleti sfidavano le ideologie razziste.
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LE LEGGI ANTIEBRAICHE ERANO STATE VARATE DA ADOLF HITLER PRIMA DELL'INIZIO DEI GIOCHI
GLI STATI UNITI AVEVANO MINACCIATO DI BOICOTTARE I GIOCHI SE NON FOSSERO STATI SPOSTATI DA BERLINO
AVERY BRUNDAGE, FUTURO PRESIDENTE DEL CIO, ERA STATO INVIATO IN GERMANIA COME OSSERVATORE
ALCUNI PAESI AVEVANO DISERTATO I GIOCHI, COME I CALCIATORI BELGI E CECHI, I NUOTATORI SVIZZERI E TUTTO LO SPORT SPAGNOLO
ADOLF HITLER AVEVA DEFINITO I GIOCHI COME UN "INDEGNO FESTIVAL GESTITO E DOMINATO DAGLI EBREI"
JOSEPH GOEBBELS AVEVA FATTO CAPIRE A HITLER CHE L'OLIMPIADE POTEVA DIVENTARE LO STRUMENTO MIGLIORE PER PROPAGANDARE LA FORZA DELLA GERMANIA
ANCHE ROOSEVELT NON VOLEVA REGALARE A HITLER UNA VETRINA COSÌ IMPORTANTE
AVERY BRUNDAGE ERA IN SINTONIA CON LE IDEE RAZZIALI DI HITLER
BERLINO AVEVA BATTUTO 10 CANDIDATE (TRA CUI ROMA, HELSINKI, BARCELLONA, E BUENOS AIRES)
LA VOTAZIONE PER LA SCELTA DI BERLINO ERA AVVENUTA NELL'APRILE DEL 1931
HITLER SI ERA ADOPERATO PERSONALMENTE AFFINCHÉ LA MANIFESTAZIONE FOSSE IMPONENTE E PERFETTA
GLI STATI UNITI AVEVANO MINACCIATO DI BOICOTTARE I GIOCHI
GLI STATI UNITI E LA FRANCIA AVEVANO DECISO DI PARTECIPARE
ALTRI PAESI AVEVANO DISERTATO I GIOCHI
Le Olimpiadi del 1936, ospitate a Berlino, sono state fortemente influenzate dal contesto politico e sociale dell'epoca. La Germania, allora sotto il regime nazista di Adolf Hitler, aveva implementato politiche di discriminazione razziale e leggi antiebraiche, suscitando preoccupazione a livello internazionale. Nonostante ciò, la capitale tedesca fu selezionata come sede olimpica nel 1931, prima dell'ascesa di Hitler al potere, e la decisione fu mantenuta anche dopo, portando a conseguenze significative per lo svolgimento dei giochi e per le relazioni internazionali.
La scelta di Berlino come città ospitante le Olimpiadi fu decisa nel 1931, prima dell'instaurazione del regime nazista. Tuttavia, con l'ascesa al potere di Hitler e l'introduzione delle politiche razziali, la decisione divenne fonte di controversie. Mentre alcuni vedevano l'evento come un'opportunità per promuovere la pace e il dialogo internazionale, altri esprimevano preoccupazione per le implicazioni etiche di ospitare i giochi in una nazione con politiche discriminatorie. La tensione raggiunse il culmine quando gli Stati Uniti considerarono il boicottaggio delle Olimpiadi, mettendo in discussione la legittimità di Berlino come sede appropriata.
Le politiche discriminatorie del regime nazista portarono a diserzioni da parte di alcuni atleti e squadre nazionali. Ad esempio, squadre di calcio come quelle del Belgio e della Cecoslovacchia, nuotatori svizzeri e l'intero movimento sportivo spagnolo, in segno di protesta contro il regime, scelsero di non partecipare ai giochi. Queste assenze riflettevano la crescente tensione e incertezza internazionale riguardo alla partecipazione alle Olimpiadi in un paese che promuoveva politiche di esclusione razziale.
Il regime nazista sfruttò le Olimpiadi del 1936 come piattaforma di propaganda per promuovere l'immagine di una Germania rinnovata e potente. Joseph Goebbels, il ministro della propaganda, convinse Hitler dell'importanza strategica dell'evento. Nonostante le iniziali resistenze, il Führer riconobbe il valore propagandistico dei giochi, che furono organizzati con estrema cura e attenzione ai dettagli, allo scopo di impressionare la comunità internazionale e promuovere l'ideologia nazista.
Le Olimpiadi del 1936 ebbero un impatto significativo sia sul piano politico che sportivo. Il regime nazista utilizzò l'evento per presentarsi come una nazione rispettabile e culturalmente avanzata, cercando di nascondere le proprie politiche oppressive. Sul fronte sportivo, gli atleti di diverse etnie e nazionalità sfidarono le ideologie razziste del regime, dimostrando che il merito e il talento trascendono le barriere razziali. Questi giochi olimpici furono un punto di svolta, stimolando discussioni sul ruolo degli eventi sportivi internazionali come piattaforme per l'espressione politica e sociale.
In conclusione, le Olimpiadi del 1936 a Berlino rappresentano un evento storico di grande rilevanza, caratterizzato da decisioni complesse e controversie politiche. La scelta di Berlino come sede olimpica ha suscitato un'ampia gamma di reazioni internazionali e ha avuto impatti significativi sia a livello politico che sportivo. L'evento ha segnato un momento cruciale nella storia delle Olimpiadi, ponendo le basi per future riflessioni sul ruolo degli eventi sportivi come piattaforme di espressione politica e sociale.
Helly09
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