Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
La poesia inglese del Seicento si divide in correnti metafisiche e classiciste, con autori come John Donne e Ben Jonson. John Milton, con 'Paradise Lost', incarna il poeta della rivoluzione, mentre l'età della Restaurazione vede John Dryden rinnovare la tradizione classica. La poesia femminile emerge con figure come Mary Sidney Herbert e Lady Mary Wroth, e il Romanticismo trasforma la società con poeti come Wordsworth e Keats.
Show More
La poesia metafisica si caratterizza per uno stile intellettuale e concettuale, con arguti giochi di parole e simbolismi, e tratta temi come l'amore e la religione
La poesia classicista si ispira all'antichità classica e si distingue per la sua forma e chiarezza espressiva, con figure come Ben Jonson e Abraham Cowley
John Donne e i poeti metafisici si distinguono per uno stile intellettuale e concettuale, con arguti giochi di parole e paradossi
La poesia metafisica esplora temi come l'amore e la religione attraverso arguti giochi di parole, paradossi e simbolismi
Abraham Cowley e i poeti classicisti si ispirano all'antichità classica per la loro poesia, distinguendosi per la forma e la chiarezza espressiva
Cowley è celebre per aver introdotto l'ode pindarica in Inghilterra, oltre a celebrare figure del pensiero razionale e scientifico come Thomas Hobbes e Francis Bacon
John Milton scrive "Paradise Lost" durante gli anni turbolenti della Rivoluzione inglese, riflettendo in maniera allegorica le tensioni politiche e religiose dell'epoca
"Paradise Lost" è noto per la sua vasta portata cosmica e temporale e per il suo stile elevato, che mescola registri linguistici diversi, mantenendo sempre al centro i temi del sapere, della virtù e della fede