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L'evoluzione della cartografia ha segnato un punto di svolta con Claudio Tolomeo e la sua 'Geographia'. Introducendo il reticolato geografico basato su paralleli e meridiani, Tolomeo ha permesso una localizzazione precisa dei luoghi sulla Terra. Questo sistema ha influenzato la misurazione del tempo e la definizione dei fusi orari, elementi chiave per la sincronizzazione delle attività globali.
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I metodi di orientamento e localizzazione geografica nell'antichità si basavano sull'osservazione del Sole e delle stelle
I metodi di orientamento e localizzazione geografica nell'antichità si basavano anche su punti di riferimento terrestri
Tolomeo introdusse il concetto di reticolato geografico, una griglia di linee immaginarie che permetteva di localizzare i luoghi sulla Terra con un sistema di coordinate geografiche
Il reticolato geografico è costituito da due tipi di linee immaginarie, i paralleli e i meridiani, che permettono di misurare rispettivamente la latitudine e la longitudine
L'Equatore e il meridiano di Greenwich sono rispettivamente il punto di riferimento per la misurazione della latitudine e della longitudine
Il reticolato geografico, basato su coordinate geografiche espresse in gradi, minuti e secondi, permette di determinare con precisione la posizione di un punto sulla superficie terrestre
La misurazione del tempo è collegata ai meridiani, poiché l'ora locale di un punto è definita dal momento in cui il Sole si trova al suo apice sopra quel meridiano
Il mondo è diviso in 24 fusi orari, ciascuno basato su un meridiano centrale, per facilitare la determinazione dell'ora locale in diverse parti del mondo