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La morte di Marat, dipinta da Jacques-Louis David nel 1793, è un'opera simbolo della Rivoluzione francese che ritrae il martirio di Jean-Paul Marat. Il quadro, esposto a Bruxelles, e 'Il giuramento degli Orazi' sono capolavori del neoclassicismo che incarnano ideali di virtù civica e immortali.
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Jacques-Louis David dipinge Marat come un martire illuminista, simbolo di uguaglianza e giustizia sociale
Uso di simboli sacri come il braccio abbandonato e gli oggetti circostanti
David utilizza simboli sacri come il braccio abbandonato e gli oggetti circostanti per conferire all'opera una dimensione quasi sacrale
Riferimenti alla Pietà cristiana e all'immortalità terrena
L'uso di un lenzuolo insanguinato e di una luce simile a quella di Caravaggio evoca l'atmosfera della Pietà cristiana e simboleggia l'immortalità terrena di Marat
La morte di Marat è considerata un capolavoro del neoclassicismo, in grado di suscitare empatia e indignazione senza mostrare l'atto violento, ma solo la vittima
Jacques-Louis David raffigura il giuramento dei tre fratelli Orazi di combattere e sacrificare la propria vita per la città di Roma
Il dipinto è caratterizzato da un linguaggio pittorico chiaro e da figure che richiamano la statuaria classica, esaltando la virtù civica e il patriottismo
Commissionato dal re di Francia, il dipinto fu reinterpretato durante la Rivoluzione francese come un inno ai valori repubblicani, nonostante il suo significato originario fosse più legato alla lealtà verso il sovrano