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Mappa concettuale e riassunto STATO  ASSOLUTO

Lo Stato Assoluto emerge in Europa nel 1400, con un potere centralizzato nelle mani del re, come Luigi XIV in Francia. Il popolo, privo di diritti, è soggetto ai doveri imposti dal sovrano. La crisi di questo modello avviene con l'avvento dello Stato Liberale, che introduce la separazione dei poteri e la rappresentanza popolare.

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1

Crisi dello Stato Assoluto

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La crisi dello Stato Assoluto inizia con la nascita dello Stato Liberale, che promuove la separazione dei poteri e limita l'autorità del re.

2

Ruolo del popolo e del re nello Stato Assoluto

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Nello Stato Assoluto, il popolo non ha potere politico e il re detiene il controllo totale senza contrappesi istituzionali.

3

Il modello classico di ______ Assoluto è rappresentato dalla Francia di ______, noto come il Re Sole, vissuto nel periodo tra il ______ e il ______.

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Stato Luigi XIV 1600 1700

4

Natura del potere in uno Stato Assoluto

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Concentrato nelle mani del sovrano, senza rappresentanza popolare.

5

Ruolo delle leggi nello Stato Assoluto

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Imposte dal sovrano, il popolo è tenuto al rispetto assoluto.

6

Nello Stato Assoluto, il ______ detiene un potere senza limiti, unendo le funzioni di legislatore, esecutore e giudice.

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re

7

Principio di separazione dei poteri

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Introduzione della divisione tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario per evitare l'accumulo di potere e garantire libertà e diritti.

8

Rappresentanza popolare nello Stato Liberale

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Il popolo elegge rappresentanti per partecipare al governo, contrariamente al potere centralizzato del monarca assoluto.

9

Lo ______ ______ si basa sul potere illimitato del ______, senza divisione dei poteri o rappresentanza del popolo.

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Stato Assoluto re

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Definizione e Sviluppo dello Stato Assoluto

Lo Stato Assoluto è un sistema di governo che si affermò in Europa durante il tardo Medioevo, raggiungendo il suo apogeo nel XVII secolo. Caratterizzato dalla centralizzazione del potere nelle mani di un monarca che esercitava un'autorità senza limiti, lo Stato Assoluto non prevedeva una distinzione netta tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Il sovrano, spesso considerato di diritto divino, era affiancato da una burocrazia efficiente e da un esercito permanente, che gli consentivano di imporre la propria volontà e di controllare direttamente la creazione e l'applicazione delle leggi, nonché l'amministrazione della giustizia. Tra le figure più rappresentative di questo modello di governo vi è Luigi XIV di Francia, il cui regno è emblematico dell'assolutismo monarchico.
Sala del trono rinascimentale con trono dorato vuoto, colonne marmoree, arazzi e guardie in armatura.

La Gerarchia del Potere nello Stato Assoluto

Nello Stato Assoluto, il potere era fortemente gerarchizzato e concentrato attorno alla figura del monarca. Il re, in quanto capo supremo dello Stato, deteneva un'autorità assoluta e non era soggetto a controlli istituzionali. La sua parola aveva forza di legge e le sue decisioni in materia di giustizia erano definitive. Per rafforzare il proprio dominio, il sovrano si avvaleva di un corpo di funzionari leali e di un esercito disciplinato, che garantivano l'ordine e l'adempimento delle direttive regali in tutto il regno.

La Condizione del Popolo nello Stato Assoluto

Nel sistema dello Stato Assoluto, il popolo era privo di diritti politici significativi e la sua partecipazione alla vita pubblica era estremamente limitata. I sudditi erano tenuti a rispettare le leggi e le decisioni del sovrano, senza avere la possibilità di esprimere il proprio consenso o dissenso attraverso meccanismi democratici. La mancanza di rappresentanza e di istituzioni che potessero fungere da contrappeso al potere monarchico relegava il popolo a un ruolo passivo, limitato al rispetto degli obblighi imposti dal re.

Il Declino dello Stato Assoluto e l'Emergere dello Stato di Diritto

La crisi dello Stato Assoluto iniziò con l'ascesa dello Stato di Diritto, che si basava sulla separazione dei poteri e sul riconoscimento dei diritti fondamentali dei cittadini. Questa transizione fu il risultato di rivoluzioni, come quella francese e americana, e di cambiamenti sociali che portarono alla nascita di istituzioni democratiche e a un sistema giuridico indipendente. Lo Stato di Diritto limitava il potere del monarca e introduceva la rappresentanza popolare, gettando le basi per una società più giusta e inclusiva, in cui i cittadini potevano partecipare attivamente alla vita politica.

Conclusione: Il Superamento dello Stato Assoluto e l'Affermazione della Democrazia

In conclusione, lo Stato Assoluto è un modello di governo che è stato progressivamente superato a favore di sistemi più democratici. La sua crisi ha segnato la fine dell'autorità incontrastata dei monarchi e ha aperto la strada a forme di governo che riconoscono e tutelano i diritti dei cittadini. La transizione verso lo Stato di Diritto e la democrazia rappresenta un punto di svolta nella storia politica, che ha permesso lo sviluppo di società basate sulla partecipazione, sulla legalità e sul rispetto dei diritti umani.