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L'evoluzione dell'insegnante di sostegno in Italia riflette il cambiamento culturale e legislativo verso un'educazione inclusiva. Dalle prime scuole ortofreniche fino alla legge 104/1992, si è passati da un approccio segregativo a uno integrativo, con un forte impegno nella formazione specializzata e nella progettazione didattica inclusiva. Questo percorso ha rafforzato i diritti costituzionali all'istruzione e all'integrazione degli studenti con disabilità, sottolineando l'importanza di un approccio educativo che valorizzi la diversità e promuova l'uguaglianza di opportunità.
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Le scuole magistrali ortofreniche, nate negli anni '50, si occupavano della formazione di insegnanti per alunni con difficoltà
Negli anni '60 sono stati introdotti corsi di fisiopatologia dello sviluppo, che hanno contribuito a una maggiore comprensione delle necessità degli studenti con disabilità
Con l'emanazione dei decreti delegati negli anni '70, si è iniziato a concepire la scuola come una comunità inclusiva, impegnata nella ricerca e nell'applicazione di metodologie didattiche innovative e adatte a tutti
Il DPR 970 del 1975 ha introdotto corsi biennali di specializzazione per gli insegnanti di sostegno
La legge 517 del 1977 ha eliminato le classi differenziali, promuovendo l'integrazione degli alunni con disabilità nelle classi regolari
A partire dagli anni '90, le università italiane hanno assunto la responsabilità esclusiva della formazione degli insegnanti di sostegno, enfatizzando un approccio olistico verso le diverse forme di disabilità
Il profilo professionale dell'insegnante di sostegno, come delineato nell'Allegato A del decreto del 30 settembre 2011, enfatizza la contitolarità nella gestione della classe e la corresponsabilità nel percorso educativo dell'intera classe
Il decreto del 30 settembre 2011 sottolinea l'importanza per gli insegnanti di sostegno di sviluppare competenze didattiche specifiche, empatia, intelligenza emotiva e creatività
L'insegnante di sostegno è coinvolto nella progettazione didattica, rendendolo parte attiva nel processo educativo degli studenti con disabilità
L'inclusione scolastica degli alunni con disabilità è garantita dalla Costituzione Italiana, che assicura pari dignità sociale, uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e il diritto all'istruzione e all'educazione per le persone con disabilità
La legge 104 del 1992 costituisce un punto di riferimento nell'assistenza e nell'integrazione sociale e scolastica delle persone con disabilità, prevedendo un'educazione personalizzata e criteri di valutazione adeguati alle specifiche esigenze dell'alunno con disabilità
La legge del 1952 si occupava dell'istruzione dei ciechi
La circolare ministeriale del 1953 introduceva le classi differenziali
La legge 118 del 1971 promuoveva una nuova concezione della disabilità
Il DPR 970 del 1975 e il Documento Falcucci del 1975 hanno segnato una svolta nell'accoglienza degli alunni con disabilità nelle classi comuni
La legge 517 del 1977 ha definito con maggiore chiarezza i metodi e le tecniche per realizzare una scuola inclusiva
La legge 833 del 1978 ha istituito il servizio sanitario nazionale, che include tra i suoi compiti anche il supporto agli alunni con disabilità, consolidando il diritto all'integrazione scolastica