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Ugo Foscolo, letterato e patriota, nasce nel 1778 a Zante e si forma a Venezia. La sua vita è segnata da impegno politico, passioni amorose e opere come 'Ultime lettere di Jacopo Ortis'. Il suo esilio in Inghilterra e la morte in povertà sottolineano il suo contributo alla letteratura e all'indipendenza italiana.
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Ugo Foscolo nasce il 6 febbraio 1778 a Zante, figlio di Andrea Foscolo e Diamantina Spathis
Studi letterari
Durante la sua formazione a Venezia, Ugo Foscolo si dedica allo studio dei classici greci e latini, oltre che alle opere di autori moderni come Rousseau e Alfieri
Tradizione familiare
Foscolo eredita una ricca tradizione culturale dalla sua famiglia, di origine veneziana e greca
Durante il suo periodo a Venezia, Foscolo inizia a comporre le sue prime opere poetiche e diviene parte dei circoli intellettuali della città
Animato da ideali illuministi, Foscolo si arruola nell'esercito della Repubblica Cisalpina e difende i valori repubblicani
Dopo il Trattato di Campoformio, Foscolo si delude profondamente nei confronti di Napoleone, che considera un traditore degli ideali di libertà
Dopo la delusione per Napoleone, Foscolo si sposta tra varie città italiane, continuando a sviluppare il suo pensiero politico e letterario
Foscolo ha una vita sentimentale caratterizzata da passioni intense e sofferenze, che influenzano la sua produzione letteraria
Suicidio del fratello
La morte del fratello Giovanni rappresenta un momento di svolta nella vita di Foscolo, che si riflette in una maturazione artistica evidente nelle sue opere successive
Ultime lettere di Jacopo Ortis
In questo periodo, Foscolo compone le "Ultime lettere di Jacopo Ortis" e la raccolta "Poesie", che mostrano una maggiore introspezione e riflessione poetica
Tra le opere più significative di Foscolo, si trovano "A Zacinto" e "Alla sera", che esprimono il suo tormento esistenziale e la sua ricerca di un'identità nazionale
I rapporti di Foscolo con l'ambiente culturale milanese, in particolare con il poeta Vincenzo Monti, diventano sempre più tesi
La sua tragedia "Ajace" viene censurata, causando ulteriori conflitti con l'ambiente milanese
A causa dei contrasti e della censura, Foscolo si trasferisce a Firenze, dove si dedica alla stesura del poema neoclassico "Le Grazie"
Dopo la caduta di Napoleone, Foscolo si impegna in missioni diplomatiche per promuovere l'indipendenza italiana
Con il ritorno dell'Austria a Milano, Foscolo si rifiuta di giurare fedeltà all'imperatore austriaco e sceglie l'esilio
Foscolo vive in condizioni economiche difficili a Londra e muore in povertà e isolamento il 10 settembre 1827. I suoi resti vengono traslati a Firenze nel 1871, simbolo del riconoscimento postumo della sua importanza come patriota e letterato