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Il monopolio assoluto rappresenta un'entità di mercato unica, capace di influenzare prezzi e condizioni senza concorrenza. Questo fenomeno, insieme ai monopoli naturali e legali, evidenzia l'importanza delle leggi antitrust nell'assicurare un mercato equo e competitivo, prevenendo abusi di posizione dominante e pratiche commerciali sleali.
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Il monopolio assoluto è una forma di mercato in cui una sola impresa detiene il controllo completo sull'offerta di un prodotto o servizio senza concorrenza
Assenza di alternative per i consumatori
Per poter parlare di monopolio assoluto, è necessario che non vi siano alternative disponibili per i consumatori
Presenza di barriere all'entrata di nuove imprese
Il monopolio assoluto si verifica quando esistono barriere insormontabili all'entrata di nuove imprese nel mercato
Un monopolio naturale si verifica quando le condizioni di mercato consentono a un'impresa di fornire beni o servizi a un costo inferiore rispetto ai potenziali concorrenti
Un monopolio legale si forma quando lo Stato concede diritti esclusivi a un'impresa, ad esempio attraverso la concessione di brevetti o licenze
Un monopolio di fatto emerge quando un'impresa riesce a dominare il mercato grazie a strategie competitive, innovazioni o acquisizioni
Un monopolio privato è controllato da un'impresa privata
Monopolio pubblico fiscale
Un monopolio pubblico fiscale si verifica quando lo Stato produce beni o servizi principalmente per generare entrate
Monopolio pubblico sociale
Un monopolio pubblico sociale ha lo scopo di fornire beni e servizi essenziali a condizioni vantaggiose per la collettività
Le leggi antitrust sono state create per tutelare la concorrenza e prevenire la formazione di monopoli dannosi per i consumatori e l'economia in generale
L'Unione Europea vieta le intese anticoncorrenziali, l'abuso di posizione dominante e regolamenta gli aiuti di Stato alle imprese
In Italia, la legge n. 287 del 1990 proibisce le intese restrittive e gli abusi di posizione dominante, applicando questi principi sia alle imprese private che a quelle pubbliche