La Terra: forma, dimensioni e movimenti

La Forma Geoidale e le Dimensioni della Terra

La Terra non è una sfera perfetta, ma assume una forma leggermente oblata, con un rigonfiamento all'equatore e un appiattimento ai poli, dovuto alla sua rotazione. Il raggio equatoriale medio è di circa 6.378 km, mentre il raggio polare medio è di circa 6.357 km, determinando una differenza di circa 21 km. Questa forma particolare è definita come geoide, che meglio rappresenta la forma fisica della Terra, tenendo conto delle variazioni gravitazionali e della distribuzione della massa. La circonferenza equatoriale è di circa 40.075 km, mentre la circonferenza meridiana è leggermente minore, circa 40.008 km. La superficie totale della Terra è di circa 510 milioni di km², di cui circa il 71% è coperto dagli oceani.

Meridiani e Paralleli: Il Sistema di Coordinate Geografiche

I meridiani sono linee immaginarie che collegano i poli e servono a misurare la longitudine, con il meridiano di Greenwich che funge da riferimento principale, dividendo il globo in emisfero orientale e occidentale. I paralleli, circonferenze parallele all'equatore, misurano la latitudine e sono massimi all'equatore, diminuendo progressivamente verso i poli. La griglia formata da meridiani e paralleli costituisce il sistema di coordinate geografiche, che permette di localizzare qualsiasi punto sulla superficie terrestre con precisione, utilizzando latitudine e longitudine espresse in gradi, primi e secondi.

Il Movimento di Rotazione della Terra e le Sue Conseguenze

La Terra ruota su se stessa da ovest verso est in un periodo di circa 24 ore, definendo il giorno solare. Questo movimento di rotazione è responsabile dell'alternanza di giorno e notte, con il circolo di illuminazione che separa le due metà del pianeta. La rotazione terrestre influisce anche sul moto apparente del Sole e delle stelle nel cielo, che sembrano muoversi da est verso ovest. Inoltre, la rotazione determina la sincronizzazione degli orari all'interno dello stesso meridiano e la variazione oraria tra meridiani diversi, essenziale per la definizione dei fusi orari.

Fusi Orari e il Cambiamento di Data

La Terra è suddivisa in 24 fusi orari, ciascuno coprendo 15 gradi di longitudine, per gestire le differenze di orario causate dalla rotazione terrestre. L'ora standard di ogni fuso è basata sul meridiano centrale, e l'Italia si trova nel fuso orario +1 rispetto al GMT (Greenwich Mean Time). I confini dei fusi orari possono deviare dai meridiani per accomodare le frontiere politiche e sociali. Il viaggio attraverso i fusi orari comporta l'aggiustamento dell'orologio, aggiungendo o sottraendo un'ora per ogni fuso attraversato. Il meridiano 180°, opposto a Greenwich, è la linea internazionale del cambio di data, dove si verifica il passaggio al giorno successivo o precedente.

Il Movimento di Rivoluzione e l'Alternanza delle Stagioni

La Terra orbita attorno al Sole in un percorso ellittico, completando una rivoluzione in circa 365,25 giorni. Questo movimento, combinato con l'inclinazione dell'asse terrestre di circa 23,5 gradi, causa l'alternanza delle stagioni. Gli equinozi, in primavera e autunno, si verificano quando i raggi solari colpiscono perpendicolarmente l'equatore, risultando in giorni e notti di uguale durata. I solstizi, in estate e inverno, si verificano quando i raggi solari raggiungono il loro punto più settentrionale o meridionale rispetto all'equatore, causando il giorno più lungo o più corto dell'anno. Le stagioni sono invertite tra l'emisfero nord e sud a causa dell'orientamento dell'asse terrestre.

Insolazione e Riscaldamento Differenziato della Terra

L'insolazione, ovvero la quantità di radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre, varia in base all'angolo di incidenza dei raggi solari, che è influenzato dall'inclinazione dell'asse terrestre. Nei tropici, dove i raggi solari sono quasi perpendicolari per la maggior parte dell'anno, l'insolazione è maggiore, portando a un clima più caldo. Alle latitudini più elevate, l'angolo di incidenza diventa più obliquo, specialmente durante l'inverno, risultando in un riscaldamento minore e in periodi di luce diurna più brevi. Queste variazioni di insolazione sono fondamentali per determinare i climi e le condizioni meteorologiche in diverse parti del mondo.