L'amore cortese nella narrativa arturiana

Il rifiuto iniziale e la missione di Lancillotto

Nella narrativa arturiana, il cavaliere Lancillotto, durante il suo peregrinare, si imbatte in un nano che gli propone un passaggio su una carretta, mezzo che nell'immaginario medievale era associato alla vergogna. Lancillotto, inizialmente, declina l'offerta, ma poi, spinto dall'amore per la regina Ginevra e dalla necessità di ottenere informazioni su di lei, supera il proprio orgoglio e accetta. Questo gesto di umiltà inaugura una serie di sfide che il cavaliere dovrà affrontare per salvare Ginevra e i prigionieri del re Artù, catturati dal perfido Meleagant.

La dura accoglienza di Ginevra e il pentimento

Dopo aver superato innumerevoli ostacoli e aver sconfitto Meleagant, Lancillotto libera i prigionieri, guadagnandosi l'ammirazione di tutti tranne che della regina Ginevra, che lo accoglie con freddezza. Questo comportamento sorprende e addolora Lancillotto. Tuttavia, quando Ginevra crede erroneamente che Lancillotto sia morto, si lascia sopraffare dal rimorso e dalla disperazione, rimpiangendo di non avergli mostrato il suo amore. Il suo dolore è tale che preferirebbe morire piuttosto che vivere senza di lui.

Il riavvicinamento e la spiegazione di Ginevra

Scoperto che Lancillotto è ancora vivo, Ginevra gli rivela che la sua freddezza era dovuta all'esitazione di lui a salire sulla carretta, interpretata come mancanza di coraggio e di lealtà. Lancillotto, comprendendo il malinteso, chiede perdono, che gli viene concesso. Ginevra lo invita quindi a un incontro segreto presso una finestra del suo giardino, nonostante la presenza di un siniscalco malato nella sua camera, dimostrando così la forza del loro amore.

L'incontro segreto e l'ostacolo superato

Lancillotto, mosso da un amore incondizionato, si reca al giardino della regina. Nonostante le ferite riportate nel tentativo di rimuovere le inferriate della finestra, riesce a raggiungere Ginevra. Il loro incontro è un apice di passione e intimità, che culmina con Lancillotto accolto nel letto della regina. Questo momento di unione amorosa simboleggia il superamento di ogni barriera, sia fisica che sociale, in nome dell'amore che li lega.

Il significato dell'amore cortese e il suo impatto

La vicenda di Lancillotto e Ginevra incarna l'ideale dell'amore cortese, un elemento fondamentale della letteratura medievale che esalta la fedeltà, la devozione e il servizio verso l'amata. L'amore cortese implica prove e sacrifici, come evidenziato dalla disposizione di Lancillotto a sopportare umiliazioni e sofferenze fisiche per Ginevra. La loro storia riflette anche il concetto di ineffabilità dell'amore, un sentimento così elevato da trascendere la parola e richiedere discrezione. In questo contesto, l'amore si manifesta come una forza motrice che determina le scelte e il destino dei personaggi.