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Piero della Francesca, pittore e teorico del Rinascimento, è celebre per le sue opere che fondono realismo e simbolismo. 'Il Battesimo di Cristo' e 'La Flagellazione di Cristo' sono esempi della sua maestria nella prospettiva e nell'uso della luce. Il suo approccio innovativo è evidente anche nei dipinti 'Storie della Vera Croce' e nella 'Pala di Brera'.
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Piero della Francesca nacque a Borgo San Sepolcro, in Toscana, e si formò a Firenze, dove fu influenzato dalle opere di Masaccio, Donatello e Brunelleschi
Lavori per le corti italiane
Piero lavorò per diverse corti italiane, tra cui quelle di Rimini, Urbino e Ferrara, e fu attivo anche a Roma
Trattati di geometria e prospettiva
Oltre alla pittura, Piero scrisse trattati di geometria e prospettiva, come "De prospectiva pingendi", che influenzarono profondamente l'arte rinascimentale
"Il Battesimo di Cristo" è un'opera emblematica di Piero della Francesca che mostra la sua maestria nel combinare realismo e simbolismo, con l'utilizzo di elementi come la luce diffusa e la composizione geometrica
Il sogno di Costantino
"Il sogno di Costantino" è uno dei primi esempi di rappresentazione notturna nella pittura rinascimentale, con l'uso magistrale della luce per creare un effetto chiaroscurale
La Flagellazione di Cristo
"La Flagellazione di Cristo" è un'opera che esemplifica l'abilità di Piero della Francesca nell'uso della prospettiva e della luce, con una composizione divisa in due parti e un'attenzione ai dettagli che anticipa la tecnica del chiaroscuro
La "Pala di Brera" o "Sacra Conversazione" è un'opera che mostra l'influenza della pittura fiamminga e l'attenzione di Piero per il realismo e il simbolismo, con una luce che definisce lo spazio e conferisce volume ai personaggi
Il "Dittico di Urbino" è un'opera che simboleggia l'unione coniugale e la fedeltà, con una continuità del paesaggio tra le due tavole e un'attenzione ai dettagli che mostra l'influenza della pittura fiamminga