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L'arte mesopotamica si esprimeva con statuette votive e bassorilievi, simboli di fede e potere. La Stele degli Avvoltoi e il Codice di Hammurabi sono esempi illustri.
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Le statuette votive erano utilizzate come intermediari tra i fedeli e le divinità nella pratica religiosa della Mesopotamia antica
Materiali utilizzati
Le statuette votive erano spesso realizzate in argilla o pietra
Stile e simbolismo
Le statuette votive non miravano a un realismo fisico, ma piuttosto a simboleggiare l'identità e lo status sociale dei soggetti rappresentati
I bassorilievi erano utilizzati per illustrare scene di vita quotidiana, cerimoniale e militare nella Mesopotamia antica
La statuetta di Ebih-II, intendente di Mari, mostra un'attenzione particolare alla postura e all'abbigliamento, simboli del suo rango
La statuetta di Gudea, principe di Lagash, è caratterizzata da un mantello finemente inciso con testi cuneiformi e un'espressione facciale austera, tipica dell'iconografia sumerica
La Stele degli Avvoltoi, che rappresenta il re Eannatum di Lagash in una scena di battaglia, è un esempio emblematico di bassorilievo mesopotamico
I Sumeri eccellevano nelle arti applicate, come l'ebanisteria e la lavorazione di metalli preziosi, come dimostra lo Stendardo di Ur
Stile e simbolismo
L'architettura mesopotamica utilizzava una rappresentazione stilizzata e simbolica della figura umana, con una combinazione di prospettive
Esempi di architettura mesopotamica
La città di Babilonia era caratterizzata da imponenti progetti architettonici, come le doppie mura e torri e il complesso sacro dell'Esagila e la ziqqurat Etemenanki
L'architettura mesopotamica rifletteva la fusione del potere divino e terreno e la continuità e l'evoluzione delle tradizioni architettoniche mesopotamiche