L'ascesa e il declino degli imperi babilonese e assiro

L'ascesa dell'Impero Babilonese sotto Hammurabi

L'Impero Babilonese raggiunse il suo apogeo durante il regno di Hammurabi (1792-1750 a.C.), un periodo segnato dalla caduta della Terza dinastia di Ur e dall'emergere di città-stato dominate dagli Amorrei, tra cui spiccavano Larsa, Babilonia e Ashur. Quest'era, conosciuta come il periodo paleo-babilonese o della Prima Dinastia di Babilonia, vide Babilonia affermarsi come potenza dominante nella regione. Hammurabi, un sovrano noto per la sua astuzia diplomatica e la sua abilità militare, riuscì a espandere il suo regno attraverso una serie di alleanze politiche e campagne militari, unificando sotto il suo controllo la Mesopotamia in un arco di trent'anni.

Il Codice di Hammurabi e la strutturazione sociale

Il regno di Hammurabi è immortalato nella storia per il Codice di Hammurabi, una delle più antiche raccolte di leggi scritte che ci siano pervenute. Questo codice comprendeva disposizioni penali, civili, familiari, nonché regolamenti commerciali e economici. Il principio di reciprocità punitiva, noto come "lex talionis" o "legge del taglione", era fondamentale nel diritto penale del codice. Oltre alla sua funzione giuridica, il Codice serviva anche a glorificare la figura di Hammurabi come un monarca giusto e protettore dei suoi sudditi. La società babilonese era nettamente stratificata in tre classi principali: gli awilum, che rappresentavano la classe dirigente e i proprietari terrieri; i muskénum, cittadini liberi spesso al servizio del palazzo; e gli schiavi, che includevano prigionieri di guerra e persone ridotte in schiavitù a causa di debiti.

Il declino dell'Impero Babilonese e l'ascesa dei Cassiti

L'Impero Babilonese entrò in una fase di declino dopo il periodo di prosperità sotto Hammurabi, culminando con la caduta della Prima Dinastia babilonese nel 1595 a.C., a seguito dell'invasione degli Hittiti. In seguito, i Cassiti, un popolo proveniente dalle regioni montuose degli Zagros, presero il controllo di Babilonia, instaurando una nuova dinastia e dando inizio al cosiddetto Periodo medio-babilonese. I Cassiti implementarono un sistema feudale, distribuendo terre ai nobili in cambio di lealtà e servizio militare, e introdussero l'allevamento dei cavalli, che divenne fondamentale per l'esercito. Nonostante le incursioni degli Elamiti e le pressioni degli Assiri, i Cassiti riuscirono a mantenere la stabilità del regno, promuovendo la ripresa economica e la riconquista di alcuni territori precedentemente persi.

Il Rinascimento Neobabilonese o Caldeo

Il Rinascimento Neobabilonese, noto anche come Periodo caldeo, ebbe inizio con l'ascesa al potere di Nabopolassar (626-604 a.C.) e segnò il ritorno di Babilonia come potenza indipendente nella regione. Il regno di Nabopolassar e di suo figlio Nabucodonosor II (604-562 a.C.) fu caratterizzato da notevoli conquiste militari e da un'intensa attività edilizia, che portò alla costruzione di imponenti fortificazioni, palazzi reali, templi e, secondo alcune fonti, i celebri Giardini Pensili di Babilonia. Tuttavia, le tensioni interne e le controversie religiose durante il regno di Nabonedo (555-539 a.C.), che alienarono il sostegno dei sacerdoti e di parte della popolazione, facilitarono la conquista persiana di Ciro il Grande nel 539 a.C.

Le origini e l'espansione dell'Impero Assiro

L'Assiria, con importanti centri urbani come Ashur e Ninive, emerse come potenza regionale dopo il declino della Terza dinastia di Ur, ereditando e sviluppando l'eredità culturale sumerica. Divenne un vitale centro commerciale e, progressivamente, un potente stato militarizzato. L'Impero Assiro raggiunse il suo apice sotto il regno di Ashurbanipal (669-627 a.C.), ma dopo la sua morte, le lotte dinastiche e le ribellioni interne indebolirono l'impero, che fu infine sconfitto da una coalizione di Babilonesi e Medi nel 612 a.C. L'Assiria era caratterizzata da un'amministrazione centralizzata e da una società fortemente stratificata, con una classe dominante composta da nobili terrieri e da una classe mercantile influente.