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La distinzione tra verbi transitivi e intransitivi

La distinzione tra verbi transitivi e intransitivi è fondamentale nella grammatica italiana. I verbi transitivi richiedono un oggetto diretto, mentre gli intransitivi no. Alcuni verbi possono essere usati in entrambe le forme, cambiando significato o mantenendo un oggetto implicito. La forma passiva e i verbi riflessivi sono altre caratteristiche importanti.

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1

Verbi transitivi - necessità oggetto diretto

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I verbi transitivi richiedono un oggetto diretto per completare il senso dell'azione.

2

Verbi intransitivi - azione si esaurisce nel soggetto

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I verbi intransitivi non richiedono un oggetto diretto; l'azione termina nel soggetto.

3

Complementi indiretti nei verbi intransitivi

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I verbi intransitivi possono essere accompagnati da complementi indiretti introdotti da preposizioni.

4

Il verbo 'bruciare' può essere usato in modo ______ come in 'Ho bruciato tutte le sue lettere'.

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transitivo

5

Quando il verbo 'bruciare' è usato in modo ______ si può dire 'La casa bruciò in pochi minuti'.

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intransitivo

6

I verbi come 'ridere' e 'camminare', nonostante siano ______, si coniugano con l'ausiliare 'avere'.

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intransitivi

7

Trasformazione soggetto in forma passiva

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Il complemento oggetto della forma attiva diventa soggetto nella forma passiva.

8

Costruzione verbo passivo

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Usa l'ausiliare 'essere', 'venire' o 'andare' più il participio passato del verbo.

9

Particella 'si' passivante

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La particella 'si' indica una passività generica senza specificare l'agente.

10

Quando Marina si guarda allo specchio, utilizza un verbo ______.

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riflessivo

11

I pronomi utilizzati con i verbi riflessivi includono 'mi', 'ti', 'si', 'ci', 'vi' e si ______ con 'essere'.

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coniugano

12

I verbi come 'addormentarsi' che non possono essere usati in forma passiva sono detti ______.

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intransitivi pronominali

13

I verbi riflessivi che esprimono un'azione scambievole tra due o più persone sono detti ______.

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reciproci

14

Un esempio di verbo riflessivo reciproco è 'Ci siamo ______'.

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scritti

15

Esempi di verbi impersonali

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Fenomeni naturali (piovere, nevicare), necessità (occorrere, bisognare), verbi con 'si' o 'ci si'.

16

Uso impersonale di 'essere'

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'Essere' seguito da aggettivo, nome o avverbio, es. 'È necessario studiare'.

17

Ausiliare per tempi composti

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'Essere' o 'avere' per verbi impersonali atmosferici, scelta in base a enfasi su evento o durata.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La distinzione tra verbi transitivi e intransitivi

I verbi si distinguono in transitivi e intransitivi a seconda che richiedano o meno un complemento oggetto per completare il loro significato. I verbi transitivi necessitano di un oggetto diretto per esprimere un'azione che passa dal soggetto a un altro elemento, come in "Per favore, accendi il televisore" o "Sandra ha invitato gli amici". In assenza di un oggetto, il senso del verbo transitivo risulta incompleto. Invece, i verbi intransitivi non hanno bisogno di un oggetto diretto e l'azione si esaurisce nel soggetto, come in "Il bambino dorme" o "Il vento soffia". Tuttavia, possono essere accompagnati da complementi indiretti introdotti da preposizioni, ad esempio "Il bambino dorme sul divano". Per determinare se un verbo è transitivo, si può porre la domanda "chi?" o "che cosa?" dopo il verbo; se la domanda ha una risposta diretta, il verbo è transitivo, altrimenti è intransitivo.
Insegnante spiega davanti a lavagna vuota in aula scolastica con studenti attenti seduti ai banchi, luce naturale da finestra aperta.

I verbi con valore transitivo e intransitivo

Alcuni verbi possono assumere sia un valore transitivo che intransitivo, a volte con variazioni di significato. Per esempio, il verbo "bruciare" può essere usato transitivamente come in "Ho bruciato tutte le sue lettere" o intransitivamente come in "La casa bruciò in pochi minuti". Inoltre, esistono verbi transitivi che possono essere impiegati senza un complemento oggetto esplicito, ma con uno implicito, come in "Ascolta!" (dove si sottintende "ascolta qualcosa") o "Vuoi bere?" (dove si sottintende "bere qualcosa"). Questi verbi conservano la loro natura transitiva nonostante l'oggetto diretto non sia espresso. Per quanto riguarda l'ausiliare nei tempi composti, i verbi transitivi generalmente richiedono l'ausiliare "avere", mentre la maggior parte degli intransitivi utilizza "essere", sebbene vi siano eccezioni come i verbi "ridere" e "camminare", che pur essendo intransitivi si coniugano con "avere".

La forma attiva e passiva dei verbi

I verbi possono essere utilizzati in forma attiva o passiva. Nella forma attiva, il soggetto è l'agente dell'azione, come in "La professoressa interroga Marco". Nella forma passiva, invece, il soggetto subisce l'azione, come in "Marco è interrogato dalla professoressa". La trasformazione dalla forma attiva alla passiva implica che il complemento oggetto diventi soggetto, il verbo attivo si trasformi in verbo passivo e il soggetto originale diventi complemento d'agente. La forma passiva si costruisce con l'ausiliare "essere" o, in alcuni casi, con "venire" o "andare", seguiti dal participio passato del verbo principale. Inoltre, è possibile esprimere la passività attraverso l'uso della particella "si" in funzione passivante, come nella costruzione "Si vende casa".

I verbi riflessivi e le loro sfumature

I verbi riflessivi indicano un'azione che il soggetto compie su se stesso, come in "Marina si specchia". Sono accompagnati dai pronomi riflessivi "mi", "ti", "si", "ci", "vi" e si coniugano con l'ausiliare "essere" nei tempi composti. Esistono diverse categorie di verbi riflessivi: i riflessivi propri, dove l'azione si riflette direttamente sul soggetto; i riflessivi apparenti, in cui l'azione incide su un oggetto esterno; e i riflessivi reciproci, che esprimono un'azione scambievole tra due o più soggetti, come in "Ci siamo scritti". Inoltre, vi sono i verbi intransitivi pronominali, che includono la particella riflessiva come parte essenziale del verbo e non ammettono una forma passiva, ad esempio "addormentarsi" o "vergognarsi".

Verbi e costruzioni impersonali

I verbi impersonali non hanno un soggetto determinato e si usano alla terza persona singolare. Comprendono verbi che descrivono fenomeni naturali, come "piovere" o "nevicare", verbi come "occorrere" e "bisognare", e qualsiasi verbo usato con la particella "si" o "ci si" in funzione impersonale. Anche le espressioni formate dal verbo "essere" seguito da un aggettivo, nome o avverbio possono avere valore impersonale, come in "È necessario studiare". I tempi composti dei verbi impersonali legati a fenomeni atmosferici possono richiedere l'ausiliare "essere" o "avere", a seconda che si voglia porre l'accento sull'evento in sé o sulla sua durata.