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La fondazione di Roma si intreccia con miti e realtà storica: dai gemelli Romolo e Remo, allattati da una lupa, alla formazione della città sul Tevere e l'espansione durante la monarchia. Sette re hanno segnato le fasi dello sviluppo romano, culminando con l'avvento della Repubblica.
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I gemelli figli di Marte e Rea Silvia, fondatori leggendari di Roma
Dopo essere stati salvati e allattati da una lupa, i gemelli furono adottati da un pastore e sua moglie
La disputa tra Romolo e Remo per la scelta del luogo esatto portò alla morte di Remo e alla fondazione di Roma da parte di Romolo
Intorno all'VIII secolo a.C., diversi insediamenti sui colli romani si unirono per formare la città di Roma
La bonifica delle aree paludose e la costruzione di mura difensive facilitarono il processo di unificazione dei villaggi
Il mito del ratto delle Sabine suggerisce come la leggenda possa riflettere eventi storici di integrazione tra i Sabini e gli abitanti del Palatino
Durante la monarchia, il re deteneva il potere esecutivo, militare e religioso, mentre il Senato e i comizi curiati avevano funzioni limitate
Durante la monarchia, Roma iniziò la sua espansione territoriale annettendo città vicine come Alba Longa
Alla fine della monarchia, Roma aveva esteso il suo dominio su un'area significativa del Lazio, segnando l'inizio della sua ascesa come potenza regionale
Secondo la tradizione, Roma fu governata da sette re di origine latina, sabina ed etrusca
I sette re rappresentano le diverse fasi dello sviluppo urbano e sociale di Roma
L'espulsione di Tarquinio il Superbo e l'istituzione della Repubblica segnarono la fine della monarchia e un cambiamento fondamentale nella struttura politica di Roma