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Le lotte operaie e contadine in Italia, influenzate dalla crisi economica post-bellica e dal mito della Rivoluzione Russa, culminarono in eventi significativi come lo sciopero delle lancette alla FIAT e le occupazioni delle fabbriche del 1920. Questi movimenti segnarono un'epoca di grandi cambiamenti sociali e politici, con conseguenze dirette sull'ascesa del fascismo.
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PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA DELLE CLASSI POPOLARI
L'ONDATA DI SCIOPERI E DI AGITAZIONI
DESIDERIO DI FARE "COME IN RUSSIA"
ASCESA DEL PARTITO SOCIALISTA
REAZIONI ANTISOCIALISTE E DISORDINI POLITICI
LO SCIOPERO COINVOLGE CIRCA 120.000 LAVORATORI
CGDL E PARTITO SOCIALISTA SI RIFIUTANO DI DARE IL LORO APPOGGIO
SCOPPIA AD ANCONA E SI ESPANDE
SEDATA SOLO GRAZIE ALL'INTERVENTO DELLA MARINA MILITARE, INTERVENUTA PER BOMBARDARE LA CITTÀ.
OSTRUZIONISMO DA PARTE DEGLI OPERAI
IL 31 AGOSTO LA CONFINDUSTRIA ORDINÒ LA SERRATA A LIVELLO NAZIONALE
OCCUPAZIONE IN QUASI TUTTE LE FABBRICHE
MIGLIORAMENTI NEL SALARIO E NELLE CONDIZIONI DI LAVORO
LA DURATA MASSIMA DELLA GIORNATA LAVORATIVA PASSÒ DA 10-11 ORE A 8 ORE.
I GRANDI PROPRIETARI DI INDUSTRIE E DI TERRE INSIEME AL IL CETO MEDIO SI SPAVENTANO E SI AVVICINANO AL FASCISMO
CRISI DEL PARTITO SOCIALISTA E ASCESA DEL PARTITO FASCISTA
MOBILITAZIONI CONTADINE E OPERAIE, OCCUPAZIONI DI TERRENI E FABBRICHE