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Mappa concettuale e riassunto ALARICO E STILICONE

L'Impero Romano, sotto la minaccia dei Visigoti guidati da Alarico, trova in Stilicone un difensore capace. La loro storia è segnata da battaglie decisive come quella di Pollenzo e da accordi che hanno influenzato il destino dell'Occidente, culminando nel sacco di Roma del 410 d.C. e la caduta dell'Impero.

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1

L'______ ______ è stato uno dei più grandi imperi della storia, ma ha affrontato molteplici invasioni da parte di popoli ______.

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Impero Romano barbari

2

I ______, sotto la guida del loro re ______, hanno costituito una minaccia costante per l'Impero Romano.

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Visigoti Alarico

3

Caduta Impero Romano d'Occidente - Data

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395 d.C. - Inizio crisi per invasioni Visigoti.

4

Saccheggio di Eleusi - Responsabili

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Visigoti - Saccheggiarono santuario greco.

5

______, un generale di origine Vandala, fu designato come reggente dell'Impero da ______, il successore di Teodosio.

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Stilicone Onorio

6

Alarico: identità

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Re dei Visigoti, popolo germanico.

7

Invasione dell'Italia 402 d.C.

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Conseguenza del mancato pagamento del tributo da parte dell'Impero.

8

Nel ______, la battaglia di ______ vide lo scontro tra Stilicone e Alarico, dove il primo sconfisse i Visigoti proteggendo le città della ______.

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402 d.C. Pollenzo Val Padana

9

Battaglia di Pollenzo - esito

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Sconfitta di Alarico e dei Visigoti.

10

Sacco di Roma - data

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410 d.C., compiuto dai Visigoti.

11

______ e ______ sono stati due figure emblematiche dell'______ ______.

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Alarico Stilicone Impero Romano

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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L'Ascesa dei Visigoti e la Minaccia ad Occidente

Nel corso del IV secolo d.C., l'Impero Romano fu scosso dalle incursioni dei Visigoti, un popolo germanico che, spinto dalle invasioni degli Unni, si mosse verso i territori romani. Sotto la guida del loro re Alarico I, i Visigoti saccheggiarono la Grecia, inclusa la distruzione del santuario di Eleusi, e avanzarono verso l'Italia, devastando la città di Aquileia nel 401 d.C. Questi eventi segnarono l'inizio di una serie di conflitti che avrebbero messo a dura prova la capacità dell'Impero di difendere i propri confini e mantenere la stabilità politica e sociale.
Spada romana gladius conficcata nel suolo arido con elmo galea accanto, sullo sfondo rovine di un tempio al tramonto.

Stilicone, il Difensore dell'Impero Romano d'Occidente

In risposta all'avanzata dei Visigoti, Stilicone, un generale di origine germanica (e non Vandala, come erroneamente indicato nel testo originale), assunse un ruolo cruciale nella difesa dell'Impero Romano d'Occidente. Come reggente per il giovane imperatore Onorio, Stilicone orchestrò una serie di campagne militari che culminarono nella battaglia di Pollentia (non Pollenzo) nel 402 d.C., dove le sue truppe inflissero una sconfitta significativa ai Visigoti. Questo successo temporaneamente frenò l'avanzata dei barbari e rafforzò la posizione di Stilicone come uno dei più competenti comandanti militari del suo tempo, nonché protettore dell'Impero.

Alarico: Ambizione e Strategia di un Re Barbaro

Alarico I si distingueva per la sua ambizione e la sua abilità strategica. Dopo la sconfitta a Pollentia, egli negoziò con Stilicone, accettando di ritirarsi in Epiro (non Tracia, che fu invece una delle destinazioni precedenti) e di diventare un federato dell'Impero, fornendo supporto militare in cambio di terre e rifornimenti. Questo accordo evidenziava la complessa dinamica tra Romani e barbari, con i Visigoti che passavano da nemici a alleati sotto la pressione delle circostanze. Tuttavia, la mancata consegna del tributo e delle terre promesse dall'Impero fu un fattore che spinse Alarico a riprendere le ostilità, culminando nell'invasione dell'Italia e nel successivo sacco di Roma nel 410 d.C.

La Battaglia di Pollentia e le Sue Conseguenze

La battaglia di Pollentia rappresentò un punto di svolta nella lotta tra l'Impero Romano e i Visigoti. La vittoria di Stilicone non solo impedì temporaneamente ulteriori saccheggi, ma segnò anche l'inizio di un'era di relazioni complesse tra Romani e barbari, con i Visigoti che divennero federati dell'Impero. Nonostante l'accordo, la pace fu precaria e le tensioni rimasero, sfociando infine nel sacco di Roma. Questo evento fu un simbolo potente del declino dell'Impero Romano d'Occidente e della crescente influenza dei popoli barbarici nella politica romana.

Eroi Tragici di un Impero in Declino

Stilicone e Alarico, pur essendo avversari, furono entrambi figure centrali nel tardo Impero Romano. Stilicone, attraverso le sue campagne militari, cercò di preservare l'integrità dell'Impero, mentre Alarico, con la sua astuzia diplomatica e militare, influenzò profondamente il corso degli eventi. Nonostante i loro sforzi, l'Impero Romano continuò a subire pressioni esterne e a lottare con problemi interni, che alla fine portarono al suo declino. La caduta di Roma nel 410 d.C. segnò la fine di un'era e l'inizio di un periodo di transizione verso il Medioevo in Europa.