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Mappa concettuale e riassunto CONGRESSO DI VIENNA

Il Congresso di Vienna segnò la fine dell'era napoleonica e il ritorno dei Borbone in Francia. Stabilì principi come la legittimità e l'intervento, creando stati cuscinetto per l'equilibrio europeo. La Santa Alleanza tra Austria, Russia e Prussia mirava a soffocare rivoluzioni, influenzando la politica europea per decenni.

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1

Periodo storico concluso dal Congresso di Vienna

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Fine dell'era napoleonica e restaurazione monarchica dei Borbone in Francia.

2

Durata e conclusione del Congresso di Vienna

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Iniziato nel 1814 e terminato nel 1815 con la firma di un trattato influente.

3

Il ______ di Vienna portò alla formazione della Santa Alleanza tra ______, ______ e ______.

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Congresso Austria Russia Prussia

4

La Santa Alleanza si proponeva di reprimere ogni ______ con la forza militare, secondo il principio di ______.

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tentativo rivoluzionario intervento

5

Applicazione parziale principio di legittimità

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Non tutti i sovrani deposti furono restaurati; applicato in Spagna e Portogallo.

6

Funzione degli stati cuscinetto

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Mantenere l'equilibrio tra le potenze europee evitando conflitti diretti.

7

Il ______ di ______ fu un incontro dove i rappresentanti di Austria, Gran Bretagna, Russia, Prussia e Francia ridisegnarono la mappa dell'Europa.

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Congresso Vienna

8

Ripristino monarchia Borbone in Francia

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Restaurazione potere reale francese, stabilità post-napoleonica, controllo potenze vincitrici.

9

Creazione Santa Alleanza

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Coalizione Russia, Austria, Prussia per difendere ordine monarchico, cristianesimo, reazione a ideali rivoluzionari.

10

Stati cuscinetto in Europa

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Territori indipendenti tra grandi potenze per prevenire conflitti, mantenere equilibrio politico.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Congresso di Vienna e la Ristrutturazione dell'Europa Post-Napoleonica

Il Congresso di Vienna, svolto dal settembre 1814 al giugno 1815, rappresentò un momento cruciale nella storia europea, segnando la fine delle guerre napoleoniche e il tentativo di restaurare l'ordine politico pre-rivoluzionario. Le principali potenze vincitrici - Austria, Russia, Prussia e Gran Bretagna - insieme a rappresentanti di altre nazioni, si riunirono per ridisegnare la mappa politica dell'Europa dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte. Il Congresso perseguì l'obiettivo di stabilire un equilibrio di potere che prevenisse il dominio di una singola nazione e la ricomparsa di conflitti su larga scala, nonché di contenere le spinte rivoluzionarie liberali e nazionaliste.
Riunione di uomini in abiti d'epoca e uniformi militari del XIX secolo attorno a un tavolo ovale in una sala sontuosa con arredi lussuosi.

La Santa Alleanza e il Principio di Intervento

Il Congresso di Vienna portò alla creazione della Santa Alleanza, un patto firmato il 26 settembre 1815 da Austria, Russia e Prussia, e successivamente da altri stati europei, con l'eccezione notevole del Regno Unito. Questa alleanza si basava su principi cristiani e si proponeva di difendere l'ordine stabilito, impegnandosi a intervenire in supporto reciproco in caso di minacce rivoluzionarie. Il principio di intervento, sebbene non formalmente sancito dal Congresso, fu implicito nelle azioni della Santa Alleanza e giustificò interventi militari per sopprimere movimenti rivoluzionari, come quelli che si verificarono in Spagna e in Italia.

Il Principio di Legittimità e il Restauro dei Sovrani

Il principio di legittimità, promosso dal Congresso di Vienna, sosteneva il diritto dei sovrani tradizionali a riprendere i troni dai quali erano stati deposti durante le guerre napoleoniche. Questo principio fu applicato in modo selettivo e servì a legittimare il restauro di monarchie come quelle dei Borbone in Francia, Spagna e Napoli, e dei Savoia in Piemonte-Sardegna. Tuttavia, non fu applicato in maniera assoluta, poiché alcune dinastie non furono restaurate e alcuni nuovi stati furono riconosciuti. L'intento era di rafforzare le monarchie conservatrici e di contrastare le idee rivoluzionarie che avevano preso piede in Europa.

Il Principio di Equilibrio e la Creazione degli Stati Cuscinetto

Il principio di equilibrio di potere fu uno degli obiettivi fondamentali del Congresso di Vienna. Per prevenire la supremazia di una singola potenza, furono create o rafforzate diverse entità statali che fungevano da "stati cuscinetto". Tra questi, il Regno dei Paesi Bassi fu creato unendo i territori olandesi e belgi, e il Regno di Piemonte-Sardegna fu espanso per fungere da barriera contro la Francia. Questi stati avevano il compito di separare le grandi potenze e di ridurre il rischio di conflitti diretti, contribuendo a un sistema di sicurezza collettiva e a un equilibrio dinamico tra le nazioni europee.

I Rappresentanti e le Decisioni del Congresso di Vienna

I principali negoziatori del Congresso di Vienna furono il principe austriaco Klemens von Metternich, lo zar Alessandro I di Russia, il re Federico Guglielmo III di Prussia e il visconte Castlereagh per la Gran Bretagna. La Francia, pur sconfitta, ebbe un ruolo significativo grazie all'abile diplomazia di Charles Maurice de Talleyrand. I delegati si confrontarono in lunghi negoziati, durante i quali furono ridefiniti confini e sovranità, con l'intento di creare un equilibrio di potere che riflettesse gli interessi e le aspirazioni di ciascuna nazione, cercando di bilanciare le esigenze di potenza e sicurezza.

L'Eredità e l'Impatto del Congresso di Vienna

L'eredità del Congresso di Vienna fu significativa e duratura, influenzando la politica europea per quasi un secolo fino alla Prima Guerra Mondiale. Il restauro dei Borbone, la creazione della Santa Alleanza e degli stati cuscinetto, e l'adozione del principio di legittimità furono tentativi di preservare l'ordine conservatore e di prevenire future instabilità. Il Congresso segnò una transizione dal periodo napoleonico a un'epoca di restaurazione e di equilibrio delle potenze, inaugurando un nuovo capitolo nella storia del continente. Le decisioni prese a Vienna stabilirono un precedente per la cooperazione internazionale e per la diplomazia multilaterale, gettando le basi per il moderno sistema internazionale.