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Mappa concettuale e riassunto DISCORSO DIRETTO E DISCORSO INDIRETTO

Il discorso diretto e indiretto sono modalità di riportare le parole altrui. Il diretto mantiene le esatte parole con segni di interpunzione, mentre l'indiretto adatta i tempi verbali e i pronomi.

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1

Caratteristiche discorso diretto

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Riproduce parole esatte, usa virgolette, mantiene forma originale.

2

Caratteristiche discorso indiretto

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Non usa virgolette, cambia persone/tempo verbale, riadatta enunciato.

3

Differenze grammaticali/sintattiche

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Discorso diretto: invariato. Discorso indiretto: congiunzioni, pronomi e tempi verbali adattati.

4

Nel ______ diretto, i deittici come gli aggettivi ______ e gli avverbi di luogo e tempo indicano la posizione delle parole.

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discorso dimostrativi

5

Interiezioni e segni di interpunzione nel discorso indiretto

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Non riproducibili; assenza di virgolette, trattini e segni di enfasi.

6

Uso dei pronomi nel discorso indiretto

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Pronomi di terza persona; riferimento a soggetti diversi dall'interlocutore.

7

Forme verbali nel discorso indiretto

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Coniugate in terza persona; adattate al nuovo contesto narrativo.

8

Nel ______ diretto, le parole sono introdotte da due punti e virgolette o trattino.

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discorso

9

Il ______ indiretto non utilizza segni grafici per introdurre le parole dette.

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discorso

10

Nel discorso diretto, il tempo verbale rimane ______ anche se cambia il tempo del verbo principale.

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invariato

11

Differenza segnalazione grafica

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Discorso diretto usa virgolette e segni di interpunzione specifici. Discorso indiretto non li usa.

12

Uso dei tempi verbali

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Discorso diretto mantiene il tempo verbale originale. Discorso indiretto adatta i tempi verbali al contesto narrativo.

13

Struttura sintattica

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Discorso diretto: struttura identica a quella originale. Discorso indiretto: subordinazione e congiunzioni.

14

Funzione dei deittici

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Discorso diretto: deittici indicano posizione/tempo specifici. Discorso indiretto: deittici adattati al nuovo contesto.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Definizione e Funzioni del Discorso Diretto e Indiretto

Il discorso diretto e il discorso indiretto sono due metodi utilizzati per riportare le parole di un parlante all'interno di un testo. Il discorso diretto riproduce fedelmente le parole esatte del parlante, utilizzando segni di interpunzione come virgolette o il trattino per indicare l'inizio e la fine dell'enunciato. Questo metodo mantiene l'immediatezza e l'autenticità del parlato originale, includendo eventuali interiezioni e deittici che ancorano il discorso al contesto di enunciazione. I pronomi e le forme verbali sono generalmente in prima o seconda persona, riflettendo la diretta interazione tra i parlanti. Il discorso diretto è spesso accompagnato da verbi dicendi come "dire", "chiedere", "rispondere" per introdurre le parole riportate.
Biblioteca silenziosa con tavolo in legno chiaro, libri colorati aperti e chiusi, scaffali scuri pieni di volumi e sedia con cuscino rosso.

Trasformazioni nel Discorso Indiretto

Il discorso indiretto, al contrario, adatta le parole del parlante originale in un contesto narrativo, modificando la prospettiva e la struttura sintattica. I segni di interpunzione specifici del discorso diretto non sono presenti e le interiezioni vengono omesse o trasformate. I deittici sono adeguati alla nuova prospettiva narrativa, e i pronomi e le forme verbali sono spesso trasformati in terza persona. Queste modifiche sono necessarie per integrare il discorso riportato nella narrazione, mantenendo la coerenza e la continuità del testo. Il discorso indiretto è introdotto da congiunzioni o locuzioni come "che", "se", "come" e può essere preceduto da verbi dicendi o pensare.

Segnalazione Grafica e Uso dei Tempi Verbali

La segnalazione grafica e l'uso dei tempi verbali differiscono significativamente tra discorso diretto e indiretto. Nel discorso diretto, le parole riportate sono introdotte da due punti e racchiuse tra virgolette, mentre nel discorso indiretto non vi è una segnalazione grafica specifica e le parole sono integrate nella frase. Per quanto riguarda i tempi verbali, nel discorso diretto il tempo del verbo rimane invariato, mentre nel discorso indiretto si verifica un fenomeno noto come "backshifting", ovvero un arretramento dei tempi verbali, che serve a mantenere la coerenza temporale del racconto.

Struttura Sintattica e Proposizioni nei Discorsi Riportati

La struttura sintattica varia tra discorso diretto e indiretto. Nel discorso diretto, la proposizione che riporta le parole è indipendente e può essere seguita da proposizioni subordinate. Nel discorso indiretto, la proposizione diventa una subordinata, spesso una proposizione oggettiva o una interrogativa indiretta, che si inserisce all'interno di una frase più complessa. Questa struttura permette di integrare il discorso riportato nel flusso narrativo senza interrompere la continuità del testo.

Esempi Pratici di Discorso Diretto e Indiretto

Gli esempi pratici aiutano a comprendere le differenze tra discorso diretto e indiretto. Nel discorso diretto, un esempio potrebbe essere: "«Vuoi venire a mangiare?» chiese la madre di Chiara." Nel discorso indiretto, lo stesso messaggio viene riformulato: "La madre di Chiara chiese se volesse venire a mangiare." Questi esempi mostrano come il discorso indiretto adatti il linguaggio e la prospettiva per inserirsi nel contesto narrativo, mantenendo la sostanza del messaggio originale ma alterandone la forma.

Importanza delle Forme di Discorso nella Narrazione

Il discorso diretto e indiretto sono strumenti linguistici fondamentali nella narrazione e nella comunicazione. Il discorso diretto fornisce un'immagine vivida e immediata del parlato, mentre il discorso indiretto consente di incorporare le parole di un personaggio in una narrazione più estesa. La comprensione di queste forme di discorso è essenziale per interpretare correttamente i testi e per utilizzare efficacemente le tecniche narrative. La padronanza del discorso diretto e indiretto arricchisce la scrittura e la lettura, dotando gli studenti degli strumenti necessari per analizzare e creare testi con maggiore consapevolezza e competenza.