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Giacomo Leopardi, poeta e pensatore dell'Ottocento, ha lasciato un segno indelebile nella letteratura con opere come L'Infinito e le Operette morali. Il suo pensiero, intriso di un profondo pessimismo, esplora la condizione umana e la lotta contro la natura. La sua vita, segnata da malattie e da un amore non corrisposto, ha influenzato la sua visione del mondo e la sua produzione letteraria, rendendolo un pilastro della cultura italiana.
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IL 29 GIUGNO DEL 1798 A RECANATI (MARCHE).
STUDIA CON I MAESTRI E DA AUTODIDATTA
"SETTE ANNI DI STUDIO MATTO E DISPERATISSIMO".
MILANO, BOLOGNA, FIRENZE, PISA E RECANATI.
A FIRENZE SI INNAMORÒ DI FANNY TARGIONI TOZZETTI.UN AMORE NON CORRISPOSTO.
NOTEVOLI FURONO I SUOI PROBLEMI DI SALUTE COME GLI OCCHI E LA SCHIENA.
MUORE A NAPOLI NEL 1837.
INIZIA LA SUA PRIMA RACCOLTA DI IDILLI.
L’infinitoA SilviaLa quiete dopo la tempestaIl sabato del villaggioIl passero solitarioAlla lunaecc...
NASCE DALLE PERCEZIONI DEL POETA (VISTA, UDITO, ECC...)
ABBANDONÒ LA POESIA PER DEDICARSI ALLA PROSA.
LO ZIBALDONE
Diario intellettuale, una raccolta di appunti su letture, di vicende personali e impressioni dirette, di riflessioni di studio e di pensieri di carattere tecnico-linguistici
è stato scritto da Leopardi nel corso di una vita di profonda meditazione e riflessione.
VERRA' PUBBLICATO DA CARDUCCI TRA IL 1898 E IL 1900
un'opera che esplora argomenti sociali, filosofici e religiosi.
Temi come la natura umana, la politica, la morale e l'amore.
OPERETTE MORALI
Sono brevi liriche che esplorano l'angoscia, la disperazione.
Sono spesso ironiche e satiriche, mettendo in discussione l'ottimismo illuminista e la fede nella ragione.
Le operette morali di Leopardi sono una delle più grandi espressioni poetiche della situazione politica, sociale, culturale e spirituale della sua epoca.
INIZIÒ UNA CORRISPONDENZA (lettere) CON PIETRO GIORDANI.
NOBILE E NUMEROSA
DEL ROMANTICISMO
L'INFELICITÀ È FRUTTO DELL’EVOLUZIONE DELL’UOMO ED È UN PRODOTTO DELLA RAGIONE MODERNA.
SOLO GLI ANTICHI POTEVANO RAGGIUNGERE LA FELICITÀ ANCHE SE ERA ILLUSORIA
. L’UOMO NON HA LA CAPACITÀ DI IMMAGINAZIONE TIPICA DEI BAMBINI E DEGLI ANTICHI.
L’INFELICITÀ È CONNATURATA ALLA NATURA DELL’UOMO.
GLI UOMINI E GLI ANIMALI SONO DESTINATI AD ESSERE INFELICI PER SEMPRE.
LA NATURA MATRIGNA ILLUDE.
GLI UOMINI DEVONO ESSERE SOLIDALI CONTRO IL NEMICO COMUNE: LA NATURA.
L'ESISTENZA UMANA È COMPLESSA