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La Germania post-Prima Guerra Mondiale affrontò sfide economiche e politiche significative. Il Trattato di Versailles impose pesanti riparazioni di guerra, limitazioni militari e perdite territoriali, provocando umiliazione e rancore. L'inflazione e la disoccupazione dilagarono, mentre il Trattato di Rapallo cercò di migliorare le relazioni con l'Unione Sovietica. La reazione popolare fu mista, con estrema destra in opposizione e il governo di coalizione che lavorò per riforme sociali.
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I SOCIAL-DEMOCRATICI VINSERO LE ELEZIONI DEL 1919 CON IL 38% DEI VOTI
I SOCIAL-DEMOCRATICI FORMARONO UN GOVERNO DI COALIZIONE CON IL MOVIMENTO DEI CONSERVATORI E DEI CATTOLICI
PHILIPP SCHEIDEMAN DIVENNE CANCELLIERE E FRIEDRICH EBERT PRESIDENZA
L'AGENDA DELLA COALIZIONE DI GOVERNO CONSISTEVA IN UNA SERIE DI RIFORME SOCIALI PER CONTRASTARE L'INFLAZIONE E LA DISOCCUPAZIONE
LA COALIZIONE DOVEVA ANCHE DIBATTERE CON LE ALTRE NAZIONI A VERSAILLES
NEL 1922, LA COALIZIONE STIPULÒ UN TRATTATO DI COLLABORAZIONE ECONOMICA E POLITICA CON L'URSS A RAPALLO
DOPO LA FIRMA DEL TRATTATO DI VERSAILLES, IL POPOLO RIMASE DELUSO DAL GOVERNO
CI FURONO MOLTI DISORDINI, CHE PORTARONO ANCHE ALL'ASSASSINIO DEI DIPLOMATICI FIRMATARI DEL TRATTATO
L'ACCORDO CON L'URSS NON FU ACCOLTO BENE DALLA POPOLAZIONE, SOPRATTUTTO DALL'AREA DI ESTREMA DESTRA
LE RIFORME SOCIALI DOVEVANO CONTRASTARE L'INFLAZIONE E LA DISOCCUPAZIONE
IL TRATTATO DI VERSAILLES DOVEVA FAR USCIRE LA GERMANIA NEL MIGLIORE DEI MODI POSSIBILI
L'ACCORDO CON L'URSS A RAPALLO NON FU ACCOLTO BENE DALLA POPOLAZIONE